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1) Dizion. 5° Ed. .
LUOGO, e, con forma oggi propria soltanto della poesia, anche LOCO
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LUOGO, e, con forma oggi propria soltanto della poesia, anche LOCO.
Definiz: Sost. masc. Spazio determinato occupato da un corpo, Termine contenente un corpo.
Dal lat. locus. –
Esempio: Dant. Parad. 19: E a dare ad intender quanto è poco, La sua scrittura fien lettere mozze, Che noteranno molto in parvo loco.
Esempio: E Dant. Parad. 22: In quella sola (nell'ultima sfera) È ogni parte là, dove sempr'era; Perchè non è in luogo, e non s'impola.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 82: Alla gran moltitudine de' corpi.... non bastando la terra sacra alle sepolture, e massimamente volendo dare a ciascun luogo propio, secondo l'antico costume, si facevano per gli cimiteri delle chiese.... fosse grandissime.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 51: Volavano tutte (le mosche) verso il Basso, sentendo la pera mézza, ed ancora il luogo su la tavola dinanzi di lui, dove di prima il bolognino unto del Basso avea lasciato qualche sustanza.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 552: Lo peccato suo.... sarà sì grande, che converrà che si scriva con lettere mozze, che tegnano meno luogo e capene più.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 612: Non è in loco; cioè lo cielo empireo non è locato in luogo alcuno, sicchè non è contenuto da luogo, come sono le nove spere.
Esempio: Bart. C. Tratt. Albert. 45: Quando noi squadriamo qualche cosa, noi veggiamo quella cosa esser un certo che, che occupa luogo.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I. 39: E dunque cosa necessaria che 'l luogo comune per il proprio si notifichi finalmente; in maniera che per essere io in questo punto dentro a questo proprio luogo che mi comprende, che altro non è che questo aere che mi circonda, si può dire, non solo che io sia in questa camera che, contenendo il detto aere, me parimente contiene; ma ec.
Esempio: E Piccolom. Filos. nat. I. 40: Al luogo propriamente appartiene di poter contenere in sè la cosa locata; sì come allor diciamo, che 'l vaso sia luogo dell'acqua, quando quella dentro contiene o può contenere. Propria condizione ancora debba esser del luogo, ricevere in sè la cosa che ha d'aver luogo in esso; come fa il vaso, il quale per questo diremo esser luogo dell'acqua, o del vino, perchè dentro alla sua capacità lo riceve.
Esempio: E Piccolom. Filos. nat. I. 41 t.: Conseguentemente, in ogni altra cosa che possa per se stessa trovarsi in luogo, altro non diremo che propriamente sia il luogo suo, se non la superficie di dentro ultima di quel corpo che la contenga, la quale da ogni parte tocchi e s'accosti all'estrinseca ultima superficie del corpo che sia contenuto.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 219: Non così agevolmente in gran copia e molto lontano da casa si suole (l'argento coniato) distendere, come fa l'oro, che molto vale, occupa poco luogo, e non ha gran peso.
Esempio: Dav. Eron. 13: Che se ben tutto [il vaso] è sott'acqua, non ve ne può entrar, perchè l'aria, che è corpo e ha ripieno tutto 'l luogo del vaso, non la lascia.
Esempio: Red. Lett. 1, 29: Messe in impeto di bollore le particelle del sangue, necessariamente esso sangue occupa maggior luogo che prima non occupava.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 250: Non circoscritto, cioè non contenuto da luogo; che Iddio non può esser contenuto, ma elli contiene ogni cosa; lo luogo circunscrive lo locato, imperò che ciò che è dentro dai cieli è circunscritto.
Definiz: § II. E semplicemente per Spazio, Ampiezza, entro ai termini o all'ambito di un corpo, o di tuta superficie, qualsiasi; ma non si userebbe che in nobile scrittura. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Così discesi dal cerchio primaio Giù nel secondo, che men loco cinghia, E tanto più dolor, che pugne a guaio.
Definiz: § III. E per Posto preciso, Punto, di uno spazio qualsiasi, dove una data cosa è o giace, o dove era o stava. –
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 289: In quello vide il luogo, ove il vecchio corpo con giusto epitaffio si riposava.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 473: Per cagione del lungo puleggio da farsi provvide molte cassette, capace ciascuna di mille dugento cinquanta ducati: appiccò a ciascuna una lunga funicina con gran sughero da capo, acciò, se si sdrucisse la nave, quell'appiccagnolo additasse nel fondo il luogo.
Esempio: Targ. Disam. 3: Il tragetto dell'Arno, fisso ed invariabile appunto nel luogo del Ponte Vecchio, non già di quello presente, ma d'uno più antico, che era nel medesimo sito, diede verisimilmente origine alla prima ed antichissima borgata di Fluentini e Fiesolani, la quale ec.
Esempio: Giust. Vers. 44: Crollò il ciborio, si divelse e sparve; E nel luogo di quello una figura Magra e d'aspetto tisico gli apparve.
Definiz: § IV. E per Sito, Punto particolare e determinato, di un dato territorio o paese, di una data regione, anche oltramondana. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Io son Beatrice, che ti faccio andare: Vegno di loco ove tornar disio: Amor mi mosse, che mi fa parlare. Eh: Quando l'anima mal nata Li vien dinanzi, tutta si confessa; E quel conoscitor delle peccata Vede qual loco d'inferno è da essa.
Esempio: E Dant. Inf. 18: Luogo è in inferno, detto Malebolge, Tutto di pietra e di color ferrigno.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 139, 12: Fu la detta rotta a dì xi di giugno, il dì di San Bernaba, in uno luogo che si chiama Campaldino presso a Poppi.
Esempio: Petr. Rim. 1, 115: Io amai sempre, ed amo forte ancora, E son per amar più di giorno in giorno Quel dolce loco, ove piangendo torno Spesse fiate, quando Amor m'accora.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 105: E questo cotale, secondo il suo arbitrio, del tempo che la sua signoria dee bastare, del luogo e del modo nel quale a vivere abbiamo, ordini e disponga.
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 2: La notte di Nostra Donna di settembre avemmo grandissima fortuna di vento, e questo fu dirimpetto a una foce di mare, stretto che si chiama il Carnaro; e dirittamente gli si fa il nome, perchè luogo di grandissimo pericolo.... E disse il nostro padrone.... che in quello luogo erano perite già moltissime navi piccole e grandi. Ora colla grazia di Dio passammo questo luogo a salvamento.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 116: Uscio di Firenze, e tenne verso Bologna, e poi a Ferrara, e passando più oltre, pervenne una sera al tardi in un luogo assai ostico e pantanoso, che si chiama la Cà Salvadega.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 65: Nel secolo futur nominato Este Sarà il bel luogo con augurio buono.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 48: E sempre ha nel pensiero e l'atto e 'l loco In che la vide, esca continua al foco.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 18: Io qui perdei La madre e il genitor, che presto in cielo A quella pia si ricongiunse, e poco Piangerà su colei che qui rimase, Se nel loco si piange ove m'aspetta.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 131: I falsi viandanti eran suoi ribaldi, ai quali, per operare sotto i suoi ordini, bastava una cognizione più superficiale del luogo.
Definiz: § V. E per Parte o Tratto qualsiasi di territorio, paese, regione, Plaga, e simili. –
Esempio: Cess. Scacch. volg. 28: Mentre ch'e' Romani amarono la povertade, in ogni luogo di mondo ebbero la segnoria.
Esempio: Petr. Rim. 1, 46: Ogni loco m'attrista, ov'io non veggio Que' begli occhi soavi.
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 212: Dico che Gerusalem è molto ben posta, perocchè da qualunque luogo tu vi vai ti conviene salire, e massimamente dalle tre parti.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 55: La notte andammo, e' l dì seguente intero Per lochi ov'orma altrui non appariva.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 263: Il sito in tutti i luoghi sia volto a mezzogiorno, e se sia ben difeso dai venti, e bene a caldìo, [i rosai] daran frutto di nuovo nell'autunno.
Esempio: Targ. Alimurg. 192: La grandine è uno de' più formidabili flagelli delle campagne, non tanto generale ed esteso quanto gli altri, ma però funesto a quei luoghi a' quali tocca.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 30: Di quell'uomo al fianco Stavasi un certo antico Fin dalle fasce sviscerato amico, Che volea seguitarlo in ogni luogo.
Definiz: § VI. E nei medesimi sensi, usato con aggiunti che ne determinano la qualità, o la condizione. –
Esempio: Dant. Inf. 1: A te convien tenere altro viaggio, Rispose, poi che lagrimar mi vide, Se vuoi campar d'esto loco selvaggio.
Esempio: E Dant. Inf. 9: Quell'è (la Giudecca) il più basso loco e il più oscuro, E il più lontan dal ciel, che tutto gira.
Esempio: Petr. Rim. 1, 19: I' non son forte ad aspettar la luce Di questa donna, e non so fare schermi Di luoghi tenebrosi, o d'ore tarde.
Esempio: E Petr. Rim. 49: E per pianger ancor con più diletto Le man bianche sottili E le braccia gentili, E gli atti suoi soavemente alteri,... Mi celan questi luoghi alpestri e feri.
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 172: Ma se il frumento fusse nato in luoghi montuosi, leggeri o magri, allora ec.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 56: Così presto vediam questi animali, Che pur di luoghi caldi hanno menati.
Esempio: Med. L. Op. 4, 190: La città nostra ha vicini a sè molti delicati e piacevoli luoghi, i quali.... allettano qualche volta a lassar le civili e private cure, e fruire alquanto di rusticano ozio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 33: Fugge tra selve spaventose e scure, Per lochi inabitati, ermi e selvaggi.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 6, 22: Saltano i daini e i capri isnelli e destri, Che sono in copia in quei lochi campestri.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 36, 3: Io non dico or di tanti accesi fuochi Ch'arson le ville e i nostri ameni lochi.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 221: Entrò dentro con le fanterie, facendo restare i cavagli, acciò che, secondo che richiedesse il bisogno, potessero correre per luogo aperto e libero.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 89: I rustici edificj abbatte e spiana E dà in preda alle fiamme i culti luoghi.
Esempio: E Tass. Gerus. 13, 20: E tanto s'avanzar, che lunge poco Erano ornai dall'incantato loco.
Definiz: § VII. E genericamente per Paese; e in senso più ristretto, anche soltanto Territorio, Sito, appartenente a una data giurisdizione o dominio. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 240: E col corno recurvo manda una voce infernale, per la quale tremò ogni foresta del luogo.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 64: La quale (la pestilenza)..., alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata,... senza ristare, d'un luogo in un altro continuandosi, verso l'occidente miserabilmente s'era ampliata.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 11: Vivette in quelli paesi, ovvero luoghi, anni XXXIV.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 244: Era costui molto usato d'andare di fuori in certi luoghi di Todi, e spesso passava da uno romitoro (romitorio), dove ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 275: Uno duca di Borgogna.... si dispose.... andare per gran parte del suo tenitorio, e vedere gli suoi officiali che erano per quelli luoghi, e spezialmente li suoi tesorieri, come facessono e come si portassono.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 2, 98 t.: Tutto inteso, ed eziandio udito messer Antonio dal Fiesco, veggiamo ohe la detta barca giustamente poteva essere presa, perchè di luogo de' nimici veniva.
Esempio: Rep. Fir. Prov. 172, 128: Excepto quegli de' predetti, e' quali già anni dieci o più fussino abitati fuor de' luoghi della iurisdizione del Comune di Firenze.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 259: Lo effetto sia, che il vostro presente stato rimanga intatto e illeso, e che voi esercitiate la iurisdizione, e possediate tutte le vostre città, castella, terre, ville e luoghi, come al presente esercitate e possedete.
Esempio: Red. Lett. 1, 313: Vorrei che arrivassero (certe cose spedite per mare) a salvamento, acciocchè Vostra Signoria potesse farsi onore nel Messico, e negli altri luoghi dell'Indie.
Definiz: § VIII. E per Città, Terra, Castello, Villaggio, e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 135: Appena erano compiuti di partirsi, e Berto tornando verso Firenze, che 'l priore Oca, priore del detto luogo,... tornando da Firenze, non di lungi una balestrata dalla piazza si scontrò in lui.
Esempio: E Sacch. Nov. 303: Considero poter avere poca pace il luogo dove stanno (i giudici), e meno chi a loro crede; e la prova il dimostra; chè quella terra marina, che tanto è stata nel suo buon reggimento, giammai non ebbe alcuno iudice.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 158: Aveva costui mandato nella Lastra, per comandamento de'Dieci, tre compagnie, le quali dovessino tenere quel luogo, perchè li nemici, insignorendosene, non chiudessino quel passo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 45: Nella patria mia d'Arezzo mi ha onorato (il duca Cosimo) del supremo magistrato del gonfaloniere, ed altri uffizj, con facultà che io possa sostituire in quegli un de' cittadini di quel luogo.
Esempio: Bald. Pros. 519: Imparava da lui quelle oose che s'aspettano a condottieri di eserciti: come sono il modo di descrivere i siti de'luoghi, il pigliar le piante delle fortezze, il misurar con la vista le altezze, le larghezze, le profondità e le lontananze.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 478: Il luogo è situato sopra un fiume di letto ignobile, con ricinto d'antica muraglia, e senza alcun terrapieno. Ha un castello pure all'antica: ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 281: Non è fiorentino di patria, ma di Anghiari, luogo lontano di Arezzo otto miglia.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 22: Dicon di più, che ci è qualche altra cosa, Quale è ornai cosa pubblica nel luogo.
Esempio: Leopard. Poes. 78: Tutta vestita a festa La gioventù del loco Lascia le case, e per le vie si spande; E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 416: Cercavano di mettergli davanti, addosso, intorno,.... qualcosa che lo facesse distinguer dagli altri, e figurare come il principe del luogo.
Definiz: § IX. E semplicemente per Parte, o Punto, di città, terra, o simile, o di alcuna appartenenza di esse. –
Esempio: Dant. Parad. 16: Gli antichi miei ed io nacqui nel loco, Dove si truova pria l'ultimo sesto Da quel che corre il vostro annual giuoco.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 137: Alla piazza di santo Pulinari nella città di Firenze sempre usò nuova generazione di gente, e di diverse contrade. Avvenne un dì per caso che essendo adunato un cerchio d'uomini nel detto luogo, tra' quali ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 311: Lo conte Luzzo con la sua brigata ruppono le mura (di Macerata) appresso delle mura di San Salvadore in tre luoghi.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 25: Salito a cavallo, di luogo in luogo domandava dove potesse stare con cinque cavalli ch'egli avea. E brievemente, non trovando albergo in Ferrara, uscì fuori, e tenne la via verso Francolino.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 471: Io, cioè Cacciaguida, nacqui nel loco, cioè di Fiorenza, Ove si trova ec.
Esempio: Ar. Orl. Fur. 18, 38: Tutte le genti all'ordine ristrinse. Lascionne parte in qualche debol loco; Adosso il resto ai Saracini spinse.
Esempio: Giord. Op. 1, 1: Quello che la greca eleganza e la romana magnificenza non vidde, avrà Mi lano...: in un luogo solo ordinatamente disposta ogni maniera di edifizj che ec.
Definiz: § X. E per Città o Paese di origine di alcuno, donde alcuno è nativo; Patria; usato così assolutam., come con qualche aggiunto o compimento che ne determina il senso. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Poichè la carità del natio loco Mi strinse, raunai le fronde sparte, E rende' le a colui ch'era già fioco.
Esempio: E Dant. Purg. 7: O gloria de' Latin, disse, per cui Mostrò ciò che potea la lingua nostra, O pregio eterno del luogo ond'io fui, Qual merito o qual grazia mi ti mostra?
Esempio: E Dant. Purg. 13: Spirto, diss'io, che per salir ti dome, Se tu se' quelli che mi rispondesti, Fammiti conto o per luogo o per nome.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 21: Quella no era nominata per lo luogo, nè per nazione di gente, ma per l'arte.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 375: Poi che la carità, cioè l'amore, del natio loco, cioè della patria ond'elli era, ch'era fiorentino com'io, Mi strinse, ec.
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 312: Fammiti.... conto, cioè manifesto, o per loco, cioè de la tua origine, o per nome, tuo proprio.
Definiz: § XI. Per Posto, Parte, Punto, particolare, destinato, o acconcio, o conveniente, a checchessia; dove si fa checchessia; ed altresì dove checchessia è, avviene, e simili. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 160: Ne' luoghi caldi, del mese d'ottobre, novembre, e febbraio e marzo,... è buono potar le vigne; ma ne' freddi, nel mese di febbraio e marzo solamente.
Esempio: Dant. Inf. 16: Già era in loco, ove s'udia il rimbombo Dell'acqua, che cadea nell'altro giro.
Esempio: Ugurg. Eneid. 19: Sollicitano, parte di levare alto le mura,... e parte di eleggere luogo alle case e di chiudere la città di confossi; altri eleggono luogo alla ragione ed al magistrato ed al santo senato; altri ec.
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 406: Non voglio che, quando ti trovi in fra li conventi delle religiose e delli religiosi, ti getti a terra in umile luogo per parere umile, nè che parli lento per industria.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 61: Onde fu preso e menato a gran furore, dove fu serrato in un tempio de' Iudei. Venendo in su la mezza notte, essendo tristo e solo così incarcerato, gli venne volontà di andare per lo bisogno del corpo, e non potendo altro luogo più comodo avere, nel mezzo del tempio scaricò la soma.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 134: Insieme vi trasferirete alla Maestà del Re; e la esposizione vostra sarà, cominciando dalla concessione del loco di Pisa (per il Concilio) solo per compiacerne a quella; mostrarli dove le cose si sono ridotte, e quello che è seguito ed è per seguire a Roma, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 103: E li dispone in oportuni lochi, Per impedire ai Barbari la via.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 58: Cominciarono a cavare appunto in quel luogo dove l'avevano (il tesoro) nascosto.
Esempio: Vett. Colt. 55: Il medesimo intervenne d'un altro lavoratore di terre, il quale abbattendosi a passare per una via allato al luogo dove io poneva di queste piante (d'ulivi)..., disse ec.
Esempio: Soder. Coltiv. 16: Considerato adunque bene.... il luogo del sito a proposito per le viti, accomodandosi sempre nel meglio alla qualità del paese, e determinato ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 68: Nel giorno seguente essendo venuto Marzio con altri Romani a trovare il consolo Cominio in luogo rialto, primieramente rendè grazie agli iddii ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 45: Quivi cercando o frutti o dolci erbette, Per dar sollievo alla molesta fame, Sotto un gran melo giunse, e lì ristette, Quasi in loco opportuno alle sue brame.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 395: La disusanza di queste assemblee, le contese frequenti che nascevano dalle elezioni, la difficoltà di terminarle sui luoghi,.... avere introdotto l'uso di promuovere queste cause innanzi alla Santa Sede.
Definiz: § XII. E per Posto o Punto preciso, proprio di una parte del corpo, o di cosa qualsiasi. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 27: Fessi arrecare molta stoppa e due taglieri grandi; e messo il braccio su uno di questi taglieri..., puose sopra quell'altro tagliere, sì che quasi in istrettoie si dovesse fare ritornare nel suo luogo.
Esempio: E Sacch. Nov. appr.: La quale (la fanciulla) per lo gran dolore urlava quanto potea; pur da ivi appresso un'ora si racchetò, e 'l braccio e la mano stavano diritti, e ciascuno nel luogo suo.
Definiz: § XIII. Vale anche Posto dove uno è, sta, dimora, si trova, o donde adempie il proprio ufficio, o alcun ufficio; Sede, Seggio, Scanno, Tribuna, Ringhiera, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 2: Lucia.... si mosse, e venne al loco dov'io era, Che mi sedea con l'antica Rachele.
Esempio: E Dant. Inf. 19: Non mi parean (i fori) meno ampj, nè maggiori, Che quei che son nel mio bel San Giovanni, Fatti per luogo de' battezzatori.
Esempio: E Dant. Parad. 31: Ella ov'è? di subito diss'io. Ond'egli: A terminar lo tuo disiro Mosse Beatrice me del luogo mio.
Esempio: E Dant. 32: O santo Padre, che per me comporte L'esser quaggiù, lasciando il dolce loco, Nel qual tu siedi, per eterna sorte, ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 49: Canzon, s'al dolce loco La donna nostra vedi, Credo ben che ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 190: E 'l comandatore subito va appiè della ringhiera, e tirando Boninsegna pel gherone, dice per parte de' Signori che segua il suo dire. E Boninsegna, un poco destatosi dice: Signori miei e savj consiglieri, io venni in questo luogo per dire il mio parere su le vostre proposte.
Definiz: § XIV. E per Posto apparecchiato altrui per sedervi, risedervi, starvi, o dove alcuno possa assidersi, e più specialmente in un'adunanza o convegno qualsiasi, ed altresì Posto atto o sufficiente a potervi giacere e riposarsi; e talvolta equivale a Seggio, Stanza; usato anche figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 26: lo mi feci al mostrato innanzi un poco, E dissi ch'al suo nome il mio desire Apparecchiava grazioso loco.
Esempio: E Dant. Conv. 120: Quella gentil donna.... apparve primamente accompagnata d'Amore agli occhi miei, e prese alcun luogo nella mia mente.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 116: Stando un poco, e Lapaccio il tocca, e dice: Oh, tu dormi fiso; fammi un poco di luogo, te ne priego.
Esempio: Nard. Vit. Giacom. 9: Eziandio i Pagani credevano ed affermavano, a questi così fatti cittadini esser da Dio preparato in cielo una sedia ed un luogo particolare.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 445: Non essendo altra via di schifar l'inferno, salvo l'andare al paradiso, rivolgonsi quasi per necessità.... a procurarsi luogo nel paradiso.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 135: Vale, e ch'e' mi rispondono, S'io gli domando (udite concettacci!): Ecci luogo per me? C'è quel del Bracci.
Esempio: Fag. Rim. 3, 110: Il convitante grida: Questo, vegga, E il suo luogo. Non è certo, oibò! (Replica il convitato) altro mi chiegga.
Esempio: Pindem. Poes. 343: Ne' gabinetti aurati Delle più culte parigine donne Troverà dolce loco (il libro).
Definiz: § XV. E poeticam., parlandosi di cacciatori, per Posta. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 73: E dietro un canto postosi di piatto, L'attende, come il cacciatore al loco, Coi cani armati e con lo spiedo, attende Il fier cingial che ruinoso scende.
Definiz: § XVI. E per Posto che in una data classe, ordine, serie, di persone, ovvero in un'adunanza o compagnia qualsiasi, è assegnato, o spetta, ad alcuno, per grado, merito, diritto, ufficio, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 19: Lasso! il mio loco è 'n questa ultima schiera.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 344: Messer Mastino andò nella sala al luogo suo, aspettando questo fatto vedere con tutti quelli della corte sua.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 51: E coloro che vogliono gli onori e gli stati maggiori, ed essere chiamati messeri e signori, e essere inchinati per la via, e tenere i primi luoghi nelle chiese e ne' conviti, e essere salutati da tutti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 1: Fra quante, o per dolente o per giocondo Stato, fer prove mai famosi amanti, Più tosto il primo loco, ch'il secondo, Darò ad Olimpia.
Esempio: Bern. Orl. 9: Dietro a lui mezzo miglio, o poco manco, Il re d'Arzilla teneva il suo loco.
Esempio: Speron. Op. 3, 102: Luigi duca di Angiou..., nella coronazione del Re giovane, contra il fratello volle usurparsi l'onor del loco che alla Borgogna si conveniva.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 29: Del quale non abbiamo altra notizia che quella se ne cava dal suddetto libro de' suoi frati; e però Sull'Albero di casa non se li assegna luogo determinato.
Esempio: Dav. Oraz. 477: Il nostro reggente, tutto doglioso di non esser tra quelli (tra coloro che dovevano fare il giuoco del calcio), si diede a frugare e soffregarsi intorno a molti, e tanto s'arrabattò e tanto brigò, ch'alla fine messer Domenico Buoninsegni, per diliberarsi dalla costui seccaggine, gli diè il suo luogo.
Esempio: Segner. Pred. 35: E quale allor (in punto di morte) degli amici sarà colui, che a noi venga per consolarci? Qualcuno forse il quale spererà qualche luogo nel testamento.
Esempio: Gravin. Rag. Poet. 51: Orazio.... si sforzava ad ogn'altro più antico, e spezialmente a Plauto ed a Lucilio, togliere il luogo.
Definiz: § XVII. Pur figuratam., riferito a cose. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 132: Ancora ch'ella (l'opera) sia di maniera tedesca, in quel genere ha tanta grazia e proporzione, ch'ella tiene il primo luogo fra le cose di que' tempi.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 171: Cosa che quasi a forza gli darà (al rame, per uso di monete) sempre e con tutti il primo luogo.
Definiz: § XVIII. E per Posto che serve, o è destinato, altrui per abitazione, alloggio, residenza, prigionia, e simili; ed altresì Posto da potervi albergare, ricoverarsi, prendere stanza, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 1: Molto è licito là, che qui non lece Alle nostre virtù, mercè del loco Fatto per proprio dell'umana spece.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 255: Messer Valore de' Buondelmonti.... fu un dì da' suoi consorti amunito, che se non mutasse foggia, elli lo metterebbono in luogo che se n'avvedrebbe che l'avessino per male.
Esempio: Sien. Marian. 111: E così discendemmo della montagna a uno luogo detto di sopra, che si chiama el Cane, e così chiamano tutti i luoghi dove si ricolgono i peregrini, e qui ci riposammo per infino a vespaio.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 133: Saputo dove si trovino (certi Cardinali), andra' li a trovare in quello luogo dove si trovono.
Esempio: Ar. Orl. fur. 44, 102: Quivi, ove altrui l'entrata non si serra, Entra Ruggiero, e v'è sì ben raccolto, Che non gli accade di passar più avante Per aver miglior loco e più abondante.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 300: Vengono alle feste. Se non aranno altro luogo, vi vogliono richiedere alloggio.
Esempio: Dav. Tac. 1, 281: Salvossi rifuggendo all'armata che l'aspettava al Danubio, insieme con la sua gente, a cui fu dato in Pannonia luogo e terreno.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 15: Or se conosci I perigli del loco, io più non oda Dal labbro tuo queste parole. E 18: Non spero Giorni tranquilli per cangiar di loco.
Definiz: § XIX. E nel linguaggio forense, e dipendente per lo più dal verbo Eleggere, si usò per Domicilio che uno dichiara di voler avere in una data città o terra, e presso una data persona, agli effetti legali. –
Esempio: Legg. Band. C. 11, 219: Se sarà il convenuto, si intenda avere eletto il luogo, subito che ara pagato il contradiritto, ancorchè non si dessi la scrittura negli atti.
Esempio: E Legg. Band. C. 11, 248: Citato il creditore in persona, o alla casa della sua solita abitazione, o dove arà eletto il luogo.
Definiz: § XX. Luogo, vale pure Qualsivoglia sorta di edifizio, e anche Parte di edifizio, che serva a usi civili o domestici, a ritrovi, adunanze, ricreazioni, e cose simili; come Casa, Teatro, Tribunale, ovvero Stanza qualsiasi, come Camera, Sala, Bottega, e simili, secondo che richiede il senso del discorso. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 120: Le taverne e gli altri disonesti luoghi visitava volentieri ed usavagli.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 116: Lapaccio n'andò nel detto luogo, e guardando di letto in letto così al barlume, tutti li trovò pieni, salvo che uno, là dove da una proda era un Unghero.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 118: Mentrechè l'oste e Lapaccio erano a questo punto, ed uno romeo giunge e dice all'oste che non trovava una sua bisaccia nel luogo, dove avea dormito.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 98: Vendendosi una mattina uno buon trebbiano a una taverna in Firenze, luogo che si chiama al Fico, e questo Scolaio andandovi a bere ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 89: Come talor si getta e si periglia E da finestra e da sublime loco L'esterrefatta subito famiglia. Che vede appresso o d'ogn'intorno il fuoco, ec.
Esempio: Bandell. Novell. 4, 342: Levatala di peso, in un luogo quivi vicino, dove era l'arca de la farina, la portarono, e ne l'arca la misero.
Esempio: Marcellin. Metam. 84: Tu non sarai mai invitato nè a feste nè a conviti. G. Sarà ben fatto; perciò che in cotesti luoghi è molto più la perdita che 'l guadagno.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 343: Non già ch'io v'abbia (o uditori) per avari o miseri, Sì ch'il premio abbia a farvi più benigni Ch'il rispetto del luogo, e la presenza Real de' nostri Signor Serenissimi, Che degnati si son ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 463: Pensando io a quello v'avessi a dire, subito mi si fece incontro la mia solita difficultà e fatica ch'io ho a parlare in questo loco (parla alle consorelle adunate in capitolo).
Esempio: Soder. Agric. 167: Hanno oltre a ciò tutte le case bene ordinate, nel mezzo e nella più bella parte loro, alcuni luoghi, nei quali rispondono e riescono tutti gli altri. Questi nella parte di sotto si chiamano volgarmente entrate, ed in quella di sopra sale.
Esempio: E Soder. Agric. appr.: Le sale servono a feste, e conviti, ed apparati per recitar commedie, far nozze, balli, e simili intrattenimenti. E perciò deono questi luoghi esser molto più ampj, spaziosi, e maggiori degli altri.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 43: Disse che sì come i luoghi folgorati rimangono sacrati, e non è lecito entrarvi, così ec.
Esempio: Giord. Op. 1, 13: Coloro che procurano il commercio deono avere un luogo, dove ne' giorni e nelle ore destinate convengano a trattare negozj.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 28: Due (figure), non c'è mal, si son ben conservate; Ma sia l'età, sia l'umido del loco, Sol la Giustizia si conosce poco.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 20: Molti altri luoghi ancora ho visitati: Cioè ville, palazzi, gallerie, Sostruzioni, archi e templi rovinati.
Definiz: § XXI. E in senso particolare, e familiarmente, usasi per Quella cameretta o stanzino della casa, dove è il cesso o la latrina; Necessario, Agiamento; che in modo più determinato e più decente dicesi Luogo comodo e Luogo comune. –
Esempio: Rondin. F. Relaz. 76: Le scritture si profumino diligentemente, e ne i luoghi si getti gran quantità di acqua, e di più assai calcina viva.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 436: Come quando uno ha la cacaiuola, e che 'l bisogno del ventre il fa andare in fretta e 'n furia al luogo.
Definiz: § XXII. E pure per Casa, presa nel senso figurato di Famiglia. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 21: Basta bene ch'io l'ho messa (una fanciulla) in luogo, Che la starà com'una perla.
Definiz: § XXIII. Pure per Qualsivoglia edifizio, o l'arte di edifizio, che serva ad usi campestri o villerecci, come Stalla, Capanna, Granaio, Colombaia, e simili. –
Esempio: Soder. Agric. 171: I luoghi per gli animali che fruttano, corno sono porci, pecore, capre, colombi, pollastri, e simili, si collocheranno secondo la qualità della natura loro. Il grano, ed ogni sementa che marcisce per l'umidore,... pongansi in buche, o solaio, cave, o granaj ammattonati, e sieno asciuttissimi, ed acconci di fresco; e tutti questi luoghi deono avere il lume verso tramontana.
Definiz: § XXIV. E per Qualsivoglia edifizio, o Parte di edifizio, destinato a usi sacri o di religione; come Oratorio, Cappella, Chiesa, Santuario, e simili. –
Esempio: Cap. Comp. S. Cr. 12: Che neuno di questa compagnia non metta neun'altra persona dentro nel luogo.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 79: In una terra delle grandi di Toscana, predicandosi nel tempo di quaresima, come è d'usanza, in più luoghi, uno frate predicatore, veggendo che agli altri che predicavano.... andava molta gente, ed a lui quasi non andava persona, disse uno mercoledì mattina in pergamo: Signori, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 83: E 'l signore, che avea ordinato che 'l Vescovo gli desse che gli dolesse, andò anco là la mattina, e non parca suo fatto, standosi nel coro. E messer Dolcibene giunse nel detto luogo per accozzarsi con lui. Ed in quell'ora era entrato il Vescovo in una cappella, ed aspettava che l'amico andasse a lui, e '1 signor disse a messer Dolcibene: il Vescovo è là, va', spacciati. Ed elli così andò; e giunto che fu nel luogo dinanzi dal Vescovo, ponendosi inginocchione, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 190: Anticamente nella città di Firenze si ragunava il Consiglio in san Piero Scheraggio, ed ivi si ponea, o era di continuo, la ringhiera; di che, essendo nel detto luogo ragunato una volta il Consiglio, ed essendo fatta la proposta, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 48: Al monte Sinaì fu peregrino, A Gallizia promesso, a Cipro, a Roma, Al Sepolcro, alla Vergine d'Ettino, E se celebre luogo altro si noma.
Definiz: § XXV. E parlandosi di frati, e anche di monache, prendevasi comunemente per Abitazione di essi, Convento, Chiostro, Monastero, e talvolta, in senso più ristretto, per Chiesa del convento o monastero. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 8: Un giovane.... venne alla porta del luogo, e picchiò sì in fretta e forte e per sì grande spazio, che i frati molto se ne maravigliarono.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. 85: L'uno, cioè frate Umile, stava in nel luogo di Soffiano, ed ivi si mori, e l'altro stava di famiglia in uno altro luogo assai dilungi da lui.
Esempio: Dant. Parad. 21: In quel loco fu' io Pier Damïano: E Pietro peccator fu nella casa Di Nostra Donna in sul lito adriano.
Esempio: Brev. Oraf. Sen. 88: Che ogni anno per la detta festa si debba portare quattro doppieri al luogo de' detti frati di Santo Spirito, e lassarne due di peso di diece libbre.
Esempio: Vell. Cron. 22: La detta monna Beatrice.... mise a un tratto tre de' detti fanciulli nel convento o luogo de' frati di Santa Maria Novella.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 139: Gli disse:... Voi sarete tosto sano; ma se pure avvenisse che Iddio la vostra benedetta e ben disposta anima chiamasse a sè, piacev'egli che 'l vostro corpo sia seppellito al nostro luogo?
Esempio: E Fiorett. S. Franc. 142: Il santo frate che confessato l'avea, udendo che egli era trapassato, fu insieme col priore del luogo; e fatto sonare a capitolo, ec.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. 8, 11: Tu sai che stamane fu sotterrato al luogo de' frati minori lo Scanuadio.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 13: La domenica mattina vegnente, sendo al luogo de' frati,... e dando d'occhio tra quelle donne, che ve n' erano assai, videvene una fra l'altre, che molto gli piaceva.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 597: In quel luogo, cioè nel monasterio, che è sito nell'eremo detto di sopra.
Esempio: Castiglionch. F. Lett. 162: Raccomandò la sua famiglia istrettamente al Santo Padre,... e giudicossi al luogo de' frati minori.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 11: Ma il beatissimo Girolamo non si elesse luogo proprio, perchè dopo la morte del beato Giovanni rimase padre di tutti, e spesse volte visitava tutti i luoghi, a conforto e aiuto de' suoi dolcissimi figliuoli.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 355: Ma comesi faceva per li altri luoghi, sarebbe fatto ancora per noi.
Definiz: § XXVI. E detto di Qualsivoglia cavità naturale, o edifizio sotterraneo, come Caverna, Antro, Grotta, Cisterna, Carcere, e simili; usato spesso con aggiunti che ne determinano il senso. –
Esempio: Ar. Or. fur. 21, 66: Pigliammo questa abominevol fera,.... E la serrammo in tenebroso loco, Per condannarla al meritato fuoco.
Esempio: E Ar. Or. fur. 23, 106: Aveano in su l'entrata il luogo adorno Coi piedi storti edere e viti erranti.
Esempio: E Ar. Or. fur. 25, 75: Ella, dal di che Ferraù li prese, Gli ha ognor tenuti in loco oscuro e fello.
Esempio: E Ar. Or. fur. 42, 32: Poi priega lui che ricordar si debbe Pur quanto ha offeso in questo oltr'a ragione; Che per negargli già, vi mancò poco Di non farlo morire in scuro loco.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 56: La città dentro ha lochi in cui si serba L'acqua che piove.
Definiz: § XXVII. Vale anche Podere, e propriamente dicesi, in alcune parti, a Piccolo podere; ma spesso prendevate per Podere con villa, o anche solo per Villa, e in più largo senso per Possessione. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 171, 6: Era in Firenze un ricco popolano e di gran bontà, chiamato per nome Rinuccio di Senno Rinucci, il quale avea molto onorato messer Carlo a uno suo bel luogo, quando andava a uccellare co' suoi baroni.
Esempio: Senec. Pist. 21: l'andai un di questi dì alla villa al luogo mio, e lamentandomi delle spese, che sempre mi convien fare per le case che continuamente caggiono, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 184: Non in Atene, ma ad un suo bellissimo luogo, che poco di fuori dalla città sopra il mare aveva, la donna più che altra dolorosa mise.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 144: Aveva messer Amerigo, fuor di Trapani forse un miglio, un suo molto bel luogo, al quale la donna sua con la figliuola e con altre femmine e donne era usata sovente d'andare per via di diporto.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 6: Ora avvenne ch'essendo messere Stricca e la sua bella donna a un lor luogo ch'era presso a Siena, il detto Galgano passò per la contrada ec.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 166: Al quale essendo venuto per le feste di Pasqua due porci da' suoi luoghi da Volognano, che pareano due asini di grandezza, e convellendo ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 182: Egli aveva un luogo bello, da tener bestie grosse; e per non essere abbiente di danari, non ve le tenea.
Esempio: E Sacch. Nov. 281: Era ricchissimo, e per questa disgrazia si partì di Padova con ciò ch'egli avea, e vennesene a Firenze, e comperò casa,... e comperò il bel luogo da Rusciano, il quale è oggi di messer Antonio degli Alberti.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 52: Giunsero il dì medesmo, come accade, Quattro gran cavallieri ad un suo loco.
Esempio: E Ar. Sat. 1, 191: Oggi uno e diman vende un altro loco; Quel che in molt'anni acquistar gli avi e i patri, Getta a man piene, e non a poco a poco.
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 314: Diteli che io sto per afrontarlo di questo suo bel luogo che ha qua presso alla Loggia de' Pazzi, se non credessi che fusse per tornare a Firenze.
Esempio: Assed. Montalc. 370: A' 20 di maggio, li Tedeschi che sono alloggiati alla Martoccia, hanno dato principio a fare un bellissimo forte in un luogo di Girolamo Posi, detto Canneta.
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. I, 61: Sia tenuto il Grancancelliere far fare dal suo Vicecancelliere un registro della valuta di tutte le commende, magioni, luoghi, poderi, possessioni, e beni immobili di tutta la Religione.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 366: Se ei sapeva ch'egli avesse compero Qui questo luogo, e' non sarè accostatocisi A quattro miglia.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 138: El nostro padre priore passato va priore di Siena, e nel cammino passa da Polvereto, luogo di mona Lucrezia.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 280: Io vi mando in casa, al luogo d'Amerigo Gondi, una pezza di panno.
Esempio: Dav. Oraz. 461: Nel Mugello, per allegreza di questo figliuolo nato al signor Giovanni, i luoghi suoi fecero i fuochi. Il Giogo e gli altri luoghi de' Medici nella Montagna, ciò vedendo e null'altro sapendo, gli fecero altresì grandi (qui figuratam. per le Persone stesse che lavorano le possessioni, o vi abitano).
Definiz: § XXVIII. Luogo, vale anche Parte o Punto del corpo dell'animale, e più particolarmente di quello dell'uomo; e talvolta anche Viscere, Membro. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 269: Facciasi anche fomento, al luogo della generazione, dell'acqua della sua decozione (dell'agnocasto), e béasi il sugo.
Esempio: Dant. Purg. 25: Ivi s'accoglie l'uno e l'altro (sangue) insieme, L'un disposto a patire e l'altro a fare, Per lo perfetto luogo onde si preme.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 202: Nella parte manca del pettignone di costui fue fitto 'l ferro: quel luogo èe mortale.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 43: Volto (il corvo) con la coda verso la groppa del mulo, cominciò a chinare la testa verso il rotto del detto mulo, ed entro vi diede del becco. Il qual mulo, sentendosi bezzicare quel luogo, di che più sono schifi,... cominciò a trarre ec.
Esempio: Machiav. Pros. stor. poi. 4, 159: Dal corpo ingiuso, cioè coscie e gambe, non armano punto (i soldati tedeschi a cavallo); in modo che, non potendo reggere il primo urto,... non possono anche poi reggere con l'arme corta, perchè possono essere offesi loro e i cavalli nei detti luoghi disarmati.
Esempio: Bern. Orl. 60, 13: Bench'io sia dalla testa alla pianta Fatato, come sai, fuor ch'un sol loco, La fatatura m'ha giovato poco.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 168: Ma il Bandino, avendolo ferito in più luoghi, lo condusse a tanto, che il Martelli, perduto il lume, s'arrese.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 275: La decozione del legno (del loto) tagliato minuto si beve, e mettesi ne' cristeri per sanare la disenteria, e per li flussi de i luoghi secreti delle donne.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 20: Esce a Tancredi in più d'un loco il sangue; Ma ne versa il Pagan quasi torrenti.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 3, 257: Siccome le membra d'un animale, tuttochè mostruosamente nate fuor del sito lor proprio in altro luogo diverso, non perciò si posson dire parti disnaturali quanto alla perfezion del corpo, ma sì bene mostruose quanto alla naturai positura; così gli errori di Ulisse ec.
Definiz: § XXIX. In tento determinato, e assolutam., per Parte genitale, Sesso; detto più specialmente delle donne. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 167: Il seme della mandragora purga la genitalità naturale delle donne; il sugo posto al luogo manda fuori i menstrui ed i parti morti.
Esempio: Past. Dissert. Mestr. 171: I medesimi rimedj egregiamente si confanno allo stillicidio de' mestrui, congiunto a premiti e morsecchiamenti de' luoghi della donna.
Definiz: § XXX. Luogo, comunemente usasi, in modo figurato, per Passo, Tratto, di autore, scrittura, opera, discorso. –
Esempio: Dant. Parad. 7: Or, per empierti bene ogni disio, Ritorno a dichiarare in alcun loco, Perchè tu veggi lì così com'io.
Esempio: Cas. Pros. 3, 142: Ed io per me comincio ora a voler riscuotere da lei quello di che ella si fa debitore nella fine del libro, cioè di raccorre ancora degli altri luoghi ed accrescer quel libro.
Esempio: Varch. Stor. 2, 43: Non posso non maravigliarmi, che tanti uomini e tali o non avessono o non si ricordassono d'aver veduto un luogo di Lucio Floro, antico e autentico scrittore, il quale è nella sua Epitome.
Esempio: Mattiol. Disc. Ded. 1, 18: Esemplari antichi di Dioscoride, per mezzo de i quali (come si vede ne i nostri commenti latini) vi sono dilucidati molti e molti luoghi, i quali per avanti non s'intendevano, e facevano non poca confusione all'intelletto.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 148: Tutti i luoghi che V. S. adduce, eccetto quel di Plinio...., io gli aveva considerati.
Esempio: Tass. Lett. 1, 224: Tornai a dormire; e sognando lessi in Strabone che l'arena di Etiopia e d'Arabia è bianchissima: e poi questa mattina ho trovato il luogo.
Esempio: Dav. Scism. 416: Il Re e la Reina la fanno dare al Legato, il quale produsse la bolla della sua legazione, e il luogo lesse dove il Pontefice gli dava la podestà dell'assolverli.
Esempio: Bald. Pros. 521: Dichiarò i luoghi oscuri; e quelli ch'erano guasti, per via di congetture, fondate su la dottrina dell'autore, ridusse al vero senso.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 23: Questo luogo è stimato difficilissimo, e quasi che disperato, da Ottavio Ferrari grandissimo illustrator di Plinio.
Esempio: Red. Lett. 1, 88: La materia di quei sermoni è ottima, ottimi sono i pensieri, e di più son fiancheggiati da ottimi luoghi della Sacra Scrittura.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 445: Sappia che il luogo (del catechismo) che ella mi ha fatto dichiarare, è quello appunto che io aveva assai studiato prima di venire all'esame.
Esempio: Cocch. Op. 3, 503: E manifesto da infiniti luoghi d'Ippocrate, ch'ei condannava molto e stimava perniciosi i cibi forti e saporiti.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 255: Non in quel solo genere di componimento che si accenna in questo luogo d'Isocrate, ma in molti altri medesimamente si può dire che gli antichi, ec.
Definiz: § XXXI. Pure, parlandosi di libro, scrittura, opera, vale anche Parte o Punto di essi; e usato col pronome Suo, denota Parte o Punto di essi appropriato, opportuno, a ciò di che si tratta, o che si nomina, e altresì Parte o Punto dove si fa menzione di checchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Euripilo ebbe nome, e così il cauta L'alta mia tragedia in alcun loco.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 532: In alcun loco; cioè nel secondo libro (dell' Eneide), ove [Virgilio] induce a parlare Sinone greco, dicente così: ec.
Esempio: Bern. Comm. Cap. Prim. 400: Li luoghi particolari, o quante carte e a che mano, sono in pronto a vedere a chi ne ha voglia; e a chi anche non si contentasse di questa autorità, parendoli fatica il cercare, consideri ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Introd. 1, 150: Quelli [disegni] che sono tocchi leggermente, ed appena accennati con la penna o altro, si chiamano schizzi, come si dirà in altro luogo.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 206: E questo detto era qui nel suo luogo, e scopertane l'origine, chiaramente ci apre ed assicura quanto sia vero quel che si affermò di sopra.
Esempio: Dant. E. Rad. Lat. Comment. 15: Questo partimento ci servirà mirabilmente nelle operazioni per avere li triangoli nell'istrumento con i lati divisi in parti uguali, ove potrem vedere la ragione ch'essi hanno fra di loro per le misure astronomiche e geometriche, come al suo luogo si vedrà.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 20: Oltre a qualche altro particolare che vi è di questa materia, che, se mi parrà a proposito il farne menzione, lo metterò più avanti a' suoi luoghi.
Definiz: § XXXII. Luogo, figuratam., vale Grado o Condizione, che uno ha nella civil società, nello stato, o in un dato consesso di uomini; ed altresì Dignità, onde alcuno è investito. Usato per lo più con, un aggiunto qualificativo. –
Esempio: Dant. Parad. 27: Quegli ch'usurpa in terra il luogo mio, Il luogo mio, il luogo mio, che vaca Nella presenza del Figliuol di Dio, Fatto ha ec.
Esempio: Stor. Barl. 111: Tanto quanto tu tieni maggiore luogo in terra intra gli uomini di questo mondo, tanto ec.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 563: Chi per la nicistà (necessità) del suo luogo è richiesto di somme cose dire, per questa medesima nicistà è costretto di somme opere mostrare.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 138: E non dubito punto, se io di qui fossi fuori, che, tornando in Cicilia, io non vi avessi ancora grandissimo luogo.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 713: Il loco mio; cioè la mia sedia papale e l'officio mio.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 2, 182: Ove vedeste, o mai sentiste, che I'uno fratello possedesse il più degno luogo di tutta la repubblica, e l'altro fratello il più vituperoso?
Esempio: Bemb. Stor. 2, 226: Egli, a cui oggimai grandemente a noia l'impero de' Francesi era venuto, promise di ciò fornire, se la Repubblica quel luogo, che egli innanzi la rotta appo lei avea, gli renderà.
Definiz: § XXXIII. Pur figuratam., e più che altro poeticam., e con un aggiunto, vale anche Oggetto, Persona, di quel grado o pregio che dall'aggiunto è indicato. –
Esempio: Rim. Ant. P. Dant. Maian. 1, 262: Quando ebbi tanto ardire, Che 'n sì gran loco die' mio intendimento?
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 93: Poria il folle nella mala ventura incappare, amando in basso come in alto loco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 7: Mi giova sempre avere in fantasia Ch'io non misi il mio core in luogo immondo, Ma nel più degno e bel ch'oggi sia al mondo.
Esempio: Leopard. Poes. 52: O spose, O verginette, a voi Chi de' perigli è schivo, e quei.... che sue brame e suoi Volgari affetti in basso loco pose, Odio mova e disdegno.
Definiz: § XXXIV. E altresì poeticam., e nel medesimo costrutto, per Cosa spirituale, Facoltà dell'anima, Intelletto, di quel pregio che l'aggiunto specifica. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 40: L' atto soave, e 'l parlar saggio umile, Che movea d'alto loco, e 'l dolce sguardo, Che piagava 'l mio core, ancor l'accenna, Sono spariti.
Definiz: § XXXV. Pure con qualche aggiunto qualificativo, denota altresì Famiglia donde uno discende, Legnaggio, Stirpe; ma non userebbesi che in nobile scrittura. –
Esempio: Vill. M. 536: Essendo preso da quelli da Pavia uno Milanese d'assai orrevole luogo, fuori d'ordine di buona guerra fu impiccato.
Esempio: E Vill. M. appr.: In fra' quali ve n'era uno di buona fama, e di gentile luogo, e d'assai pregio, non degno di quella morte.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 285: Era innamorato di una donzella della Regina, nata di basso luogo.
Definiz: § XXXVI. Altresì con un aggiunto qualificativo, per Stato, Condizione, civile e morale, detto poeticam. di popoli o nazioni. –
Esempio: Leopard. Poes. 34: Come cadesti (o Italia) o quando Da tanta altezza in così basso loco?
Definiz: § XXXVII. E detto di particolare persona, per Condizione o Termine morale, Contingenza, e simili; ma in tal senso non è oggi comune. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 182: L'arcivescovo, ch'era quello che l'aveva a sporre (l'ambasciata), per la vecchiaia e per lo disagio del venire e per l'essere istato a aspettare,... gli venne sì grande debolezza, ch'egli non si reggeva ritto. Agli ambasciadori parve essere in uno cattivo luogo; niente di meno fu menato in una camera ec.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 73: Nel detto anno fui dua volte mallevadore de' Signori; una a Pagolo di Piero Vettori, l'altra a Piero di Francesco de' Nerli: honne voluto fare ricordo per rendere loro la opera, se mai mi accadrà essere in simile luogo.
Definiz: § XXXVIII. E con un compimento pur di persona, o con un adiettivo possessivo riferentesi a persona, per Condizione morale, o Circostanza medesima, e anche Vece, o, come figuratam. dicesi, Piedi, della persona indicata dal compimento. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 164, 15: Tanto fu a dire, quanto: disfa' l'altra parte; e me porre nel luogo di Giuda.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 13: All'Abate parve mill'anni di sustituire il mugnaio in suo luogo; e così fu fatto. Patto il mugnaio Abate, la mattina di buon'ora si mise in cammino.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 133: E però non si può mai errare a porsi nel luogo del compagno, e fare la ragion sua come la sua propria; ec.
Definiz: § XXXIX. E per Carica, Impiego, o Ufficio, determinato; ma in tal senso non è oggi comune. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 194: Se n'andò alla Signoria, ed in segreto ad un cavaliere che quella tenea disse così: Signor mio, ciascun dee volentieri faticarsi in far che la verità delle cose si conosca, e massimamente coloro che tengono il luogo che voi tenete.
Esempio: Car. Lett. ined. 2, 64: Il Cardinal Tornone m'ha detto, che passando di costà ottenne da V. S. illustrissima un loco di penitenziere per un messer Giovanni di Cortembosco.
Esempio: Red. Lett. 3, 186: Si potrebbe chiamar beato, se V. A. S. lo graziasse di un luogo di Aiutante di Camera, posto civilissimo.
Definiz: § XL. Luogo, vale anche Collegio o Adunanza di cittadini deputati alla cosa pubblica, Consiglio, Magistrato, Uffizio, o simile; usato più spesso con qualche aggiunto, e più particolarmente con Largo o Stretto, secondo che sia composto di molli o di pochi. –
Esempio: Guicc. Op. ined. 2, 278: Nasce la seconda considerazione nel Consiglio Grande circa alle leggi, non se l'hanno di primo colpo a venire al Consiglio..., ma se, quando le sono state deliberate ne' luoghi più stretti, le abbino a avere la approvazione dal Consiglio o no.
Esempio: E Guicc. Op. ined. appr.: Sarebbe quello (il discutere le leggi nel Consiglio grande) bene, quando le non fussino state esaminate in altro luogo; ma venendo giù in Consiglio digestite e discusse prima ne' luoghi più stretti, e già presupposte utili, non è necessario che le si disputino.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 297: Con questo modo una provvisione che fussi utile non sarebbe in potestà di uno o di pochi a impedirla, perchè uno solo de' Signori la potrebbe mettere al luogo largo.
Esempio: Varch. Stor. 3, 30: È sopra il Monte un maestrato che si chiama gli Ufficiali di monte, i quali hanno cura che le paghe del Monte si paghino debitamente e a chi elle appartengono, e che i crediti di Monte si vendano e comperino e mandinsi da un Monte all'altro, secondo gli ordini di quel luogo.
Definiz: § XLI. Vale altresì Istituzione fondata a pubblica utilità, con ordinamento, rendite e amministrazione proprj, approvata e riconosciuta dall'autorità competente. È per lo più usato con qualche aggiunto che ne specifica la natura, lo scopo, o l'appartenenza, come Pubblico, o simile. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 102: Erasi.... vinta nel Consiglio maggiore.... una forte provvisione, che si dovessono vendere all'incanto tutti i beni di ciascuna delle ventuna Arti, e di più tutti quegli di tutte le fraternite e compagnie, così della città come del contado, e di qualunque altro luogo pubblico, il quale nelle vendite de' suoi beni obbligato non fosse a dovere spedire il breve, secondo l'ordine de' beneficj ecclesiastici.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 419: Similmente, coloro i quali compro avevano de' beni dell'Arti, o degli spedali, o de' luoghi pubblici, bisognava che gli restituissero incontinente, senzachè fosse renduto loro cosa alcuna.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 143: Ma perchè l'ambasciador portoghese domandò a una stess'ora, che ne fossero eccettuati gli spedali ed altri simiglianti luoghi, i quali stavano sotto la protezion del suo Re, in cui non potea presumersi diffalta, che richiedesse emendazione dalla vigilanza de' vescovi, fu mutato consiglio, e si limitò il decreto con eccezione di tutti sì fatti luoghi, che sotto l'immediata protezione de' re fossero constituiti.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 3, 826: Se colà dove sono i prenominati luoghi non fosse opportunità di convertire tutte l'entrate nell'uso dalla fondazione prescritto..., il vescovo.... ordini che 'l sopravvanzo si spenda in altre opere, più che si possa, di simigliante natura, come parrà il meglio. Se gli amministratori di tali luoghi, quantunque laici, purchè non soggetti a regolari..., ammoniti dall'ordinario mancheranno del debito adempimento, si possano forzar per censure ed altri rimedj giuridici.
Definiz: § XLII. Quindi, in particolare, Luogo pio, dicesi Qualsivoglia istituzione che abbia per fine opere di carità o di beneficenza, o anche soltanto atti spirituali o di religione; e un tempo distinguevasi in Laico ed Ecclesiastico, secondo che l'istituzione era retta da soli laici, senza ingerenza alcuna della potestà ecclesiastica, oppure da sacerdoti, e dipendente dall'ecclesiastica giurisdizione. E Luogo ecclesiastico, si disse Qualsivoglia istituto o ente, eretto per fini religiosi, e appartenente alla Chiesa o dipendente da essa. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 212: Dipoi farai intendere per parte nostra alle loro Reverenzie, come e'sanno quanto questa città è stata ed è e sarà sempre favorevole a' luoghi pii ed ecclesiastici, come testificano tanti spedali, monasteri e conventi, murati da' nostri antichi.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 150: Feciono una provvisione, la quale si vinse in Consiglio, che si potessi vendere tutti i beni dell'Arti di Firenze e di Prato, e di tutti i luoghi pii, che per i lasci antichi gli erano stati assegnati per cause pie di limosine in varie maniere.
Esempio: Varch. Stor. 1, 183: Avevano ancora.... messo nel Consiglio e vinto due giorni innanzi una provvisione, nella quale si conteneva, che la decima parte di tutti i beni ecclesiastichi e di tutti i luoghi pii si dovessero vendere a chi più ne desse.
Esempio: E Varch. Stor. 1, 248: L'uficio e l'autorità de' quali (cittadini) era, dover porre per via d'accatto a tutti i luoghi pii ed ecclesiastici di tutta la città, contado e distretto di Firenze, non eccettuando nessuno di nessuna ragione, se non i monisteri delle donne,... un'imposizione di quanto a loro, o alla maggior parte, paresse e piacesse.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 215: Dipinse.... nel palazzo del Ceppo di Prato la vita di Francesco di Marco, fondatore di quel luogo pio.
Esempio: Legg. Band. C. 12, 95: Comanda S. A. che s'invigili che i luoghi pii ecclesiastici, e che sono sotto l'immediata cura dei prelati secolari o regolari, siano retti e governati secondo i laudabili instituti loro, conforme a' sacri canoni, al concilio tridentino, ed a' decreti de' visitatori apostolici.
Esempio: E Legg. Band. C. appr.: E quanto a' luoghi pii laici, ed amministrati da laici, esistenti in detta maremma, ec.
Esempio: E Legg. Band. C. 12, 96: Vi siano due capimaestri deputati,... per poterli mandar fuori a dar norma e modo per le restaurazioni e spese de' lavori, che dalle Comunità e luoghi pii laici si faranno.
Esempio: Dav. Scism. 388: E non ancor pieno di tanti danari e gioie e vasi e croci e calici e paramenti d'oro e d'ariento, e tanta suppellettile preziosa, e stabili e lasci e ragioni e azioni, di tanti luoghi pii, ec.
Esempio: E Dav. Scism. 399: Lo primo articolo fu, che de' beni di Chiesa, o luoghi pii, se si trovasse resticciuolo non ingoiato dal lion morto, si desse incontanente nelle branche al lioncello.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 143: Stesse in loro facilità (de' vescovi) di visitare gli spedali, i collegi, le confraternite laicali, eziandio chiamate scuole,... e qualunque maniera di luoghi pii, quantunque la cura ne appartenesse a' secolari.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 12, 1, 18: A somiglianza di quello che nella materia giurisdizionale.... si dice delli luoghi ecclesiastici, cioè che non ogni luogo, nel quale si esercitano le opere di pietà e che si facciano atti spirituali, si dice ecclesiastico, ma quello solamente il quale sia formalmente fondato con l'autorità del superiore ecclesiastico, mentre gli altri, li quali siano fondati senza tale autorità, si diranno luoghi pii, ma non ecclesiastici.
Esempio: Fag. Comm. 4, 163: A farle monache (due figliuole) non v'era quartiere; bisognava spendere per l'appunto e fare a capello quanto spendono e fanno l'altre, nè si può levare un soldo: luoghi pii non hanno pietà; e poi, non si chetan mai, ec.
Definiz: § XLIII. Luogo, usasi, figuratam. e poeticam., anche con relazione a tempo; e vale Punto del tempo o dell'età. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 58: Tutta la mia fiorita e verde etade Passava...; ed era giunto al loco, Ove scende la vita, ch'al fin cade.
Definiz: § XLIV. E per Tempo opportuno, o sufficiente, a checchessia. –
Esempio: Bibb. N. 5, 83: Diede Iddio a lui lo luogo della penitenza, e lui usò quello nella superbia.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 24: Dice santo Iob...: Iddio dà all'uomo luogo di penitenza, ed egli per contrario l'usa in superbia. Vuole dire che Dio dà all'uomo tempo, nel quale egli possa fare penitenzia e tornare a lui; ed egli ec.
Definiz: § XLV. E per Opportunità, Occasione o Congiuntura favorevole, Momento opportuno, Comodità; ed altresì Adito, Modo, Facoltà, di far checchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 15: Ed ecco a poco a poco un fumo farsi Verso di noi, come la notte, oscuro; Nè da quello era loco da causarsi.
Esempio: E Dant. Parad. 23: O benigna virtù che sì gl'imprenti, Su t'esaltasti per largirmi loco Agli occhi li, che non eran possenti.
Esempio: Bocc. Fiamm. 132: Io m'infinsi riconfortata, e nuove cagioni diedi al misero accidente, acciocchè, partendosi quelle (le donne), luogo mi rimanesse a dolermi.
Esempio: E Bocc. Rim. 116: E poi, quando fia loco, Me raccomanda a lei, come tu dei.
Esempio: Machiav. Comm. 77: Delle persone meccaniche non gliene capita a casa nessuna; non ha fante, nè famiglio, che non tremi di lei; in modo che non ci è luogo di alcuna corruzione.
Esempio: Galil. Op. VIII, 61: È forza che la sospensione del signor Sagredo sia per altro rispetto, non restando luogo di dubitare sopra sì chiara e necessaria conseguenza.
Definiz: § XLVI. Pure per Momento opportuno, Occasione o Congiuntura favorevole, Agio, Comodità, e simili, a far checchessia, dicesi anche Luogo e tempo; locuzione che ha maggiore efficacia, inchiudendo idea di opportunità di luogo e di tempo insieme. Oggi comunemente Tempo e luogo. –
Esempio: Vill. G. 549: Rispuose arrogantemente al signore, dicendo come imporrebbe la moneta quando li paresse luogo e tempo.
Esempio: Petr. Rim. 1, 4: Per far una leggiadra sua vendetta,... Celatamente Amor l'arco riprese, Com'uom ch'a nocer luogo e tempo aspetta.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 79: La donna..., preso luogo e tempo, al santo frate se ne tornò.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 52: Per avventura trovandolo un dì nella chiesa di san Giovanni, e vedendolo stare attento a riguardar le dipinture e gli 'ntagli del tabernacolo,... pensò essergli dato luogo e tempo alla sua intenzione.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 60: La pietosa fanciulla rispondendo, Credi, dicea, che men di te nol bramo; Ma nè luogo nè tempo ci comprendo Qui, dove in mezzo di tanti occhi siamo.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 275: Con tanto amore li manifesta (Gesù a Giuda) essere quello che lo doveva tradire, per darli luogo e tempo a convertirsi.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 288: Nè bastano tutti questi riguardi di luogo e tempo: anzi conviene assai più mirare, che le parole della vostra correzione sieno piacevoli.
Definiz: § XLVII. Term. di Astronomia. Luogo, o Luogo apparente, di un astro, dicesi Quel punto della sfera celeste, in cui vedesi l'astro osservato dalla superficie della terra; e Luogo vero, Quel punto in cui apparirebbe l'astro, se potesse osservarsi dal centro della terra. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Pare stella che tramuti loco.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 439 var.: Questo fuoco sono li vapori terresti,... che.... quine s'accendono, e discorreno per l'aire, e paiano stelle che caggiano o che mutino luogo.
Esempio: Dant. E. Astrolab. 33: L'anno 1575, volendo sapere il luogo del sole alli 20 d'aprile, si deve mettere la diottra sopra detto giorno nel dorso dell'astrolabio che mostrerà ec.
Esempio: Bald. Pros. 431: Fu [Timocari] il primo che osservasse i luoghi delle stelle fisse per via di longitudini e latitudini.
Esempio: Manfred. Inst. astron. 29: Sia dunque l'oggetto B, a cui dal punto della superficie terrestre A tirisi la retta A B, che determini nel primo mobile il luogo apparente di quello C. Se al medesimo oggetto B si tirerà un'altra retta K B dal centro della terra K, determinerà quella nel primo mobile un altro punto D, che dirassi il luogo vero di quell'oggetto nella medesima sfera.
Esempio: E Manfred. Inst. astron. 105: Quell'istante di tempo, in cui il vero luogo del sole toccherà il principio del Granchio o del Capricorno, dicesi solstizio; e questi punti dell'eclittica chiamansi solstiziali.
Esempio: E Manfred. Inst. astron. 106: Quando [i giorni] si volessero riferire all'orizzonte, all'uso italiano o babilonico, converrebbe considerare il passaggio, per questo circolo, non del sole, o sia del luogo vero del sole, ma del suo luogo apparente, anzi del suo luogo veduto per refrazione.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 85: Diremo luogo apparente dell'astro quello in cui si vede dalla superficie, e vero l'altro che si osserva dal centro.
Definiz: § XLVIII. Term. dei Logici e dei Retori. Principio, Idea, Nozione, donde possono trarsi i mezzi dimostrativi, le prove, nelle dispute e controversie, ed altresì gli argomenti per persuadere o commuovere. Più spesso è usato nel plur. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 211: Sono sei luoghi, per li quali lo parlatore può prendere suoi argumenti. Lo primo si è ec.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 123: Ci hanno i filosofi.... mostrato certi principj, per virtù de i quali possiamo facilmente trovare gli argomenti, e hanno nominato questi principj luoghi; perchè in quegli si posano e quasi seggono gli argomenti, e ciascuno di quegli contiene molti e molti argomenti; e questi luoghi sono certe proposizioni generali, da alcuni autori chiamate massime, non ristrette nè limitate a materia alcuna, le quali ci sono principio ed occasione di trovare le proposizioni speciali (per dir così) e determinate a materia, ed accomodate al soggetto sopra il quale vorremo argomentare.
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. appr.: Aristotele nella Retorica diffinì il luogo essere quello nel quale caggiono molti entimemi; e Teofrasto, suo successore e famosissimo filosofo, diffinì il luogo in questo modo: Luogo è un principio diterminato in quanto all'universale, e inditerminato in quanto al particolare, dal quale noi pigliamo le proposizioni in ciascuna materia.
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. 125: Avendosi a assegnare i luoghi da i quali abbiamo a pigliare occasione e principio di trovare gli argomenti, dico che tali luoghi sono presi o da i termini della cosa la quale si ha a provare, o fuori di quegli, ec.
Esempio: Piccolom. Instr. Filos. 87: Un luogo solo, che diffinizion (definizione) si domanda e non più, sarà quello in cui cercar si deve il mezzo della demostrazione; conciossiacosa che dovendo la demostrazion demostrare le proprietà de i soggetti loro, le quali proprietà dalle diffinizioni.... de' soggetti e non altronde dependano, ne segue che in altro luogo non bisogna andare con l'intelletto, per trovar la causa e il mezzo delle conclusioni che s'hanno da dimostrare, se non nel luogo della diffinizione.
Esempio: E Cavalcant. B. Retor. 105: La diligenzia sua (d'Aristotele), più che in altra cosa, fu in considerare e raccorre tutti i modi di trovare mezo da concludere nel sillogismo disputativo; e quei modi a capi determinati ridusse, quali luoghi domandò, ec.
Definiz: § XLIX. Più comunemente tali Principj o Fonti delle prove e degli argomenti appellansi, in modo determinato, Luoghi comuni, rettorici o di rettorica, Luoghi topici, se ne usano l'Oratore, il Filosofo, lo Scrittore; e Luoghi teologici, se servono alla Teologia. –
Esempio: Bern. Orl. 21, 37: Faceva anch'egli a suo modo orazione, E di rettorica usa luoghi strani, Che gli pareva pure aver ragione.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 264: Luoghi communi son chiamati da lui (da Aristotele) quegli che son proprj della rettorica e della dialettica; e soli detti communi, perch'e' trattan di cose che servono a ogni scienza, ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 190: Io potrei, per confortarla, venire per infinite altre vie; ma non accade con una donna di tanto intelletto entrare a discorrere sopra i luoghi volgari e comuni della consolazione.
Esempio: E Car. Apul. 96: È cavata poi (questa maniera di dire) dal medesimo loco topico che Vergilio, Ovidio, Silio ed altri cavano la loro, per significare il medesimo.
Esempio: Galil. Op. VI, 257: Questo non mi par buon luogo topico per persuader la nobiltà di tale strumento.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 660: Veggasi fra gli altri il dottissimo Cano, nell'aureo volume de' luoghi teologici.
Esempio: E Pallav. Tratt. Stil. 145: Questi predicati universalissimi, chi ben rimira, son quelli, i quali con altro nome furon chiamati regole dell'arte, o luoghi comuni.
Esempio: Bracc. R. Dial. 233: L'ultimo argomento poi è tolto da' luoghi topici di Fra Succhiello, che argumentava in cantina colla cannella della botte.
Definiz: § L. E familiarmente, e con senso dispregiativo, Luoghi comuni, chiamansi gli Argomenti ai quali sono soliti ricorrere gli scrittori, e più specialmente gli oratori, di poca vaglia, i quali luoghi sono pel troppo uso divenuti triti ed inefficaci.
Definiz: § LI. Term. dei Matematici. Luogo, o Luogo geometrico, vale Linea o Superficie, o Complesso di linee o di superficie, i punti delle quali, e non altri, hanno una medesima proprietà. E Luogo si disse altresì l'Equazione rappresentante essa linea, o ciascuna di esse linee. –
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 92: Per la costruzione loro si richiede la descrizione di certe curve, che luoghi solidi pure si chiamano.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 1, 154: Le equazioni, che contengono le incognite ad una sola dimensione, cioè i luoghi alla linea retta, si chiamano luoghi o linee del primo ordine; quelle che, o solo o assieme moltiplicate, le contengono a due dimensioni, cioè i luoghi alle sezioni coniche, si chiamano luoghi o linee del secondo ordine, e però curve del primo genere: si dicono linee o luoghi del terzo ordine, e però curve del secondo genere, quelle equazioni nelle quali ec.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 1, 190: Le iperbole così descritte saranno il luogo della proposta equazione.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 1, 199: Si ricerca il luogo di tutti i punti M tali che condotte (le linee) da ciascuno ec.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 1, 300: Queste due equazioni sono due luoghi geometrici da costruirsi.
Esempio: E Agn. Inst. anal. 1, 316: Il primo e secondo luogo sono alla parabola.
Definiz: § LII. Luogo chiuso, vale Luogo cinto di mura, come città, castello, e simili; ed altresì Luogo munito e guardato, doride uno non può uscire, come fortezza, torre, o simile. –
Esempio: Tass. Gerus. 2, 39: A i lavori d'Aracne, all'ago, ai fusi Inchinar non degnò la man superba: Fuggi gli abiti molli e i lochi chiusi; Chè ne' campi onestate anco si serba.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 22: Si va in guisa avanzando a poco a poco Nel tormentoso petto il folle zelo, Che da ogni uom la nasconde (la moglie) in chiuso loco.
Definiz: § LIII. Familiarmente dicesi anche di Edifizio, o Parte di edifizio, coperto e munito di ripari, dove perciò l'aria esterna non può entrare e circolare liberamente.
Definiz: § LIV. Luogo comodo, dicesi comunemente per Latrina, Cesso. –
V. Comodo, add., § X.
Definiz: § LV. Luogo comune, per Cesso. –
V. Comune, add., § XXXI.
Definiz: § LVI. Luogo comune, Term. dei Retori. – V. i §§ XLIX e L.
Definiz: § LVII. Luogo comune, vale altresì Luogo dove possono convenire nemici o avversarj, o i rappresentanti loro, con guarentigia della propria sicurezza e libertà; ed altresì Luogo agevole, o comodo, e adatto a tutti coloro che vogliono o debbono convenirvi: ma è oggi di raro uso. –
Esempio: Vill. G. 200: Raunavansi [i Capitani di Parte] a' loro consigli nella chiesa nuova di Santa Maria sopra Porta, per lo più comune luogo della cittade.
Esempio: E Vill. G. 248: Il detto re Piero d'Araona mandò suoi ambasciadori alla detta Corte a contastare al detto appello, e a scusarsi di tradigione, e che ciò ch'aveva fatto era a lui con giusto titolo; e che di ciò era apparecchiato di combattere corpo a corpo col re Carlo in luogo comune.
Esempio: E Vill. G. 367: E 'l detto Concilio ordina e componi alla città di Vienna, per più comune luogo a' Franceschi, Inghilesi, Tedeschi, Italiani, e a quelli di Linguadoco.
Esempio: Vill. M. 4, 304: I detti legati col re d'Inghilterra elessono per luogo comune una villa detta Beeragnì, la quale è presso a Ciartres a una lega.
Esempio: Dav. Scism. 349: Rispose: Alla sua persona no; a' legati facciasi l'ordinario. Il giudicio di Roma, come luogo comune, piacergli.
Definiz: § LVIII. E con relazione a cose, vale Luogo ordinario, solito, consueto, di esse. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 91: Quivi (a Baia) gli oracoli della Cumana Sibilla, il lago d'Averno, e 'l teatro, luogo comune degli antichi giuochi, e le piscine, ec.
Definiz: § LIX. Luogo di divozioni, vale Luogo sacro che altri visita, o venera, per divozione. –
Esempio: Frescobald. Viagg. 166: Entramo (entrammo).... in sulla strada diritta che va da Gerusalemme a Damasco, dove.... havvi certi luoghi di divozioni, ma non tanto notabili quanto gli altri.
Definiz: § LX. Luogo pio. – V. il § XLII.
Definiz: § LXI. Luogo pubblico, dicesi Qualsivoglia luogo o edifizio, che serva all'uso di tutti, o dove tutti possano entrare, come piazze, strade, templi, teatri, e cose simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 299: Le mie case ed i luoghi pubblichi di Roma son pieni d'antiche imagini de' miei maggiori.
Esempio: Varch. Stor. 1, 376: Per levargli (i fanciulli) di Mercato Vecchio e d'altri luoghi pubblici (dov'essendo andati tutto 'l giorno o accattando o furfantando, si ricoveravano la sera al coperto e quivi dormivano a mucchi), fu loro consegnata per istanza ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 135: Raccontano che conservarono allora la statua dell'antico lor tiranno Gelone, condannando tutte l'altre ad esser levate de' luoghi publici.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 58, 5: Dovrà (l'Inspettore di pulizia e il suo Aiuto) godere.... l'accesso libero a tutti i teatri e feste a pago, onde in nessun luogo pubblico giammai a loro potrà essere impugnato l'ingresso sotto qualsivoglia titolo.
Definiz: § LXII. E per Lupanare, Postribolo. –
Esempio: Ambr. Bern. 3, 3: Si da ad intendere Di lei cavarsi le sue voglie, come se Firenze fussi tutto un luogo publico, Come forse debbe esser la sua patria.
Definiz: § LXIII. Luogo pubblico, per Istituzione fondata a bene o utilità pubblica. –V. il § XLI.
Definiz: § LXIV. Luogo rettorico. – V. il § XLIX.
Definiz: § LXV. Luogo sacro, e talora anche Luogo religioso, dicesi Qualsivoglia luogo benedetto secondo i riti, e destinato al culto divino, e ad opere di pietà religiosa, come santuarj, chiese, oratorj, cimiteri, e, per estensione, residenze di sacerdoti, conventi, e cose simili. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. R. 133: Lo incendiario delle chiese, o vero de' luoghi religiosi, o cimiterio, o dell'ospizio brivilegiato intorno alla chiesa, è iscomunicato ipso giure.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 63: Non vergognandosi d'avere ripieni li luoghi sacri di concubine, e di figliuoli nati di così dissoluta lussuria.
Esempio: S. Antonin. Confess. 136: Sacrilegio si commette in tre modi e maniere, cioè circa le persone sacre, circa i luoghi sacri, e circa le cose sacre.
Esempio: Varch. Stor. 2, 73: Sono in Firenze.... più di cento chiese, tra conventi di frati e munisteri di monache, ed altre chiese collegiate di preti e luoghi sacri, che forniti di paramenti e d'altre cose necessarie s'ufficiano assai divotamente ogni giorno.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 260: Si propose e s'ottenne nel Consiglio maggiore.... una legge, mediante la quale tutti gli argenti e tutti gli ori non coniati che si trovavano per le case…. di tutti gli abitanti in Firenze, eccetto i soldati, e medesimamente quegli di tutti i luoghi sacri, lasciati solamente i necessarj al culto divino, si mandassero.... in zecca.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 77: E poi furono a ciascuno distribuiti i quartieri, e data licenza che si mettessero a sacco, vietando però che le chiese ed i monasteri, e gli altri luoghi sacri, non fossero violati.
Definiz: § LXVI. Luogo santo, o Santo luogo, propriamente vale Qualunque luogo consacrato al culto divino, o venerato come sacro, e più particolarmente Chiesa, Santuario, o simile; ma per estensione vale anche Luogo destinato comecchessia all'onore di Dio e alla gloria della religione; ed altresì Luogo dove si conduca vita religiosa, Monastero. –
Esempio: Dant. Inf. 2: E fu dell'alma Roma e di suo impero Nell'empireo ciel per padre eletto: La quale e il quale (a voler dir lo vero) Fur stabiliti per lo loco santo, U' siede il successor del maggior Piero.
Esempio: E Dant. Parad. 4: E così queste fero, Potendo ritornare al santo loco.
Esempio: Frescobald. Viagg. 81: Andamo a vedere la maniera della città, e de' luoghi santi e dell'altre dignità della terra.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 118: Possendo ritornar nel santo loco; cioè nel monasterio, del quale erano state cavate.
Esempio: Sien. Marian. 109: Quando siamo presso al santo luogo, che viene a mezza la montagna, si sale una scala fatta per forza,... e truovasi el santo luogo della Quarantana, dove stette Iesù benedetto quaranta dì e notti, che non mangiò e non bebbe mai.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 241: Nè mai mi potrei scordare di voi, nè della casa vostra; chè troppi obblighi vi professa questo santo luogo: che il Signore ve ne rimeriti, di tante vostre carità.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 164, 2: Da quest'anno del giubbileo (che era appresso gli ebrei) à preso il nome il nostro giubbileo, nella visita de' luoghi santi di Roma.
Definiz: § LXVII. E parlandosi del Tempio di Gerusalemme, Luogo santo denota Quella parte di esso dove entravano soltanto i sacerdoti: e Luogo santissimo, Quella parte dov'era l'Arca, e dove non poteva entrare che il Gran sacerdote. –
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 71: Essendo egli (Zaccaria) a questo offizio occupato nella prima parte del tempio, che dicevasi il Luogo santo.
Esempio: E Cesar. Vit. Crist. 1, 97: Essa (l'arca del testamento) era locata nel luogo santissimo del tempio; dove nessuno poneva mai piede, salvo un tal dì senza più in tutto l'anno il Sommo Pontefice.
Definiz: § LXVIII. Luoghi santi, diconsi Quei luoghi della Palestina, che sono sacri e in grande venerazione ai Cristiani per le memorie della vita e della passione del Redentore. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 29: E' non fu però questo messer Dolcibene sì scellerato, che non componesse, in questa andata del Sepolcro, in versi vulgari una orazione alla nostra Donna, chè gli facesse grazia, raccontando tutti i luoghi santi che oltre mare avea vicitato.
Esempio: Sien. Marian. 50: Qui presso si è un luogo, dal quale si vede tutto Ierusalem,... e di quinci si veggono tutti e' santi luoghi, e 'l tempio di Salamone.
Esempio: E Sien. Marian. 116: Andamo visitando tutti e' santi luoghi per la città, nella valle d'Iosaphat, nel Monte Oliveto e nel Monte Syon, ec.
Esempio: Belc. F. Pros. 5, 150: Io dissi: Padre, io non posso; però che promisi d'adorare vergine i luoghi santi, e esso Signore mio.... La quale cosa udita, egli acconsentìe, e ordinòe mandarmi a' luoghi santi, indugiando.... le mie nozze.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 92: Si deliberar far riverenzia Ai santi luoghi ove Dio in carne visse, Prima che ec.
Definiz: § LXIX. Luoghi buj, Luoghi stigj, o simile, vale poeticam. Regioni infernali, Inferno. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Però, se campi d'esti luoghi bui, E torni a riveder le belle stelle, Quando ti gioverà dicere: Io fui; Fa' che di noi alla gente favelle.
Esempio: E Dant. Inf. 24: Ma perchè di tal vista tu non godi (goda), Se mai sarai di fuor de' luoghi bui, Apri gli orecchi al mio annunzio, ed odi.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 436: D'esti luoghi bui; cioè di questo inferno, che è buio ed oscuro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 68: Oh se l'avesse il suo Orlando saputo,... O li dui, ch'ingannò quel vecchio astuto Col messo che venia dai luoghi stigi! Fra mille morti, per donarle aiuto, Cercato avrian gli angelici vestigi.
Definiz: § LXX. Luogo topico e Luogo teologico. – V. il § XLIX.
Definiz: § LXXI. Luogo vergognoso, vale Parte sessuale, e più specialmente delle femmine; oggi comunemente Parte vergognosa. –
Esempio: Libr. Segr. Cos. Donn. 11: Di queste cose sia fatto bagno, nel quale stea la detta femmina, e sia unta ne' fianchi e 'l ventre e le coste e nel luogo vergognoso con olio violato.
Esempio: E Libr. Segr. Cos. Donn. 15: Sia fatta una sopposta di panno di lino sottile a modo di dito piccolo, e sia involta in olio mugellino o puleggino o laurino, e sia posta nel luogo vergognoso la notte quando vae a dormire, legata ec.
Definiz: § LXXII. Luogo della Giustizia. –
V. Giustizia, § LXXVII.
Definiz: § LXXIII. Luogo di Monte, dicevasi il Credito di somma determinata in un Monte qualsiasi; e più particolarmente Ciascuna delle parti o quote nelle quali era divisa la massa comune di un debito pubblico, e che si comprava all'Ufficio che lo amministrava, per investimento fruttifero di capitale, o di doti, e simili. Talora è usato anche assolutam. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 259: Se ne fece la scritta in questo modo, cioè: che Tommaso sopraddetto mi dovesse dare per dota e in nome di dota fiorini 800 larghi, di dota, in sul Monte del Comune di Firenze guadagnati; e fiorini 200, luoghi di Monte, da 7 per fiorino, degli accatti; ec.
Esempio: Machiav. Stor. 2, 258: I crediti loro divisero (i Genovesi) in parti, le quali chiamarono Luoghi, e tutto il corpo loro di S. Giorgio intitolarono.
Esempio: Ammir. Stor. 2, 1084: Antonio Colonna.... e Odoardo suo fratello,... essendosi accordati col Papa, e dovendogli pagare centoseimiladugentocinquanta fiorini d'oro che aveano su 'l Monte di Firenze, e non si potendo far tal rivoltura, per non aver il Papa privilegio di goder luoghi di Monte, la Signoria ec.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 2, 41: In Roma ed in altre parti d'Italia ciò si esplica col termine o vocabolo di luoghi de' Monti, ed altrove si dicono rendite soprafiscali, o arrendamenti, overo compre.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 147: Cioè non pigioni di case, nè luoghi di Monte, o altre entrate stabili.
Esempio: Fag. Comm. 6, 35: Dico rinvestire, cioè, perchè non stian que' danari infruttiferi, comprar beni stabili, o impiegarli in altro miglior modo, cauto e sicuro, in luoghi di Monti.
Esempio: E Fag. Comm. appr.: Dico luoghi di Monte di sale, o di questi vacabili e redimibili.
Esempio: Bandin. Disc. econ. 57: Le rendite de' luoghi di Monte, gli stipendj della corte, della milizia, della curia, delle finanze, formano una ricchezza tale, che ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 30: Ansaldo Grimaldi comperava.... con grossa somma di denaro a benefizio del pubblico nel banco di San Giorgio quattromila luoghi con questa condizione, che ogni anno coi frutti si moltiplicassero, ec.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. cont. 1, 31: Alcune confraternite si dimostrarono anch'esse liberali dei loro averi verso la repubblica, donandole molti luoghi di Monte, che nel banco di San Giorgio possedevano, affinchè i frutti loro fossero impiegati ec.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. cont. appr.: Possedeva (il banco di San Giorgio) una immensa somma di denaro, di cui i fonti erano stati ed erano i doni fattigli da particolari per cause d'utilità pubblica, o gl'investimenti ad uso d'interesse; il che si domandava comperare uno o più luoghi di Monte.
Definiz: § LXXIV. Luogo di salute, di pace, o simile, e anche Buon luogo, parlandosi di defunti, sono maniere che valgono Vita eterna, Paradiso. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 52: Vuolsi pregare pell'anima sua, che Iddio gli abbia apparecchiato buon luogo.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 259: Piacque allo onnipotente Iddio di tirare a sè l'anima di Francesco di Filippo Rinuccini mio zio, al quale Iddio per sua misericordia abbia perdonato e posto in luogo di pace.
Definiz: § LXXV. Luogo di studio, vale Assegno annuo, stanziato dal Governo o altro ente, o fondato da persona privata, per mantenere un giovane ben promettente, e non ricco, in un collegio, università, o accademia, per farvi o compiervi gli studj. Oggi comunemente Posto di studio. –
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 114, 6: Quanto poi all'eredità del Gallo, appurata che sia, vogliamo che dal Magistrato Comunitativo siano fissati una volta per sempre tanti luoghi di studio, quanti all'incirca se ne potrà formare coll'entrate annuali della medesima.
Esempio: E Legg. Band. Leop. 8, 12, 22: Fermo stante il sovrano ordine.... rispetto al metodo stabilito per l'esame da farsi.... ai giovani che aspirano al conseguimento de' luoghi di studio nel Collegio Ferdinando di Pisa.
Definiz: § LXXVI. Buon luogo. – V. il § LXXIII, Luogo di salute, ec.
Definiz: § LXXVII. Mal luogo, è maniera, oggi non comune, usata per onestà a significare Postribolo. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 25: Quel maladetto le disse che la farebbe corrompere al mal luogo per forza. Ed ella disse: Se tu mi farai sforzare, io non perderò mia verginità.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 80: Farsi vedere nel mal luogo, fingendosi spasimato delle più logore e dismesse, e co' sensali di quella infame mercatanzia quistionare, e far liti e cause davanti al pubblico maestrato.
Definiz: § LXXVIII. A luoghi, vale In certi luoghi, In alcuni luoghi, In qualche luogo; cioè Non da per tutto. –
Esempio: Lambr. Elog. 123: I repressi moti del 21 si riscotevano, i desiderj mal sopiti si risvegliavano, i bisogni non soddisfatti gemevano per tutto; a luoghi, fremevano.
Definiz: § LXXIX. A luogo a luogo, posto avverbialm., vale Qua e là, In varj luoghi o punti, Di tratto in tratto, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Car. Eneid. 8, 1053: Con le code Givan guizzando (i delfini), e con le schiene in arco Gli aurati flutti a loco a loco aprendo.
Esempio: E Car. Eneid. 12, 768: Giuturna.... Per ogni parte si spingea col carro E co' destrieri infra i nemici a volo, Sovente a loco a loco il suo fratello Vincitor dimostrando.
Esempio: Rucell. Or. Pres. Arg. 28: A luogo a luogo statue parimente di bronzo in diverse positure si rilevavano sopra i loro piedistalli.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 104: Per facilitargliene l'intelligenza, a luogo a luogo mettevano alcuni caratteri, come per esplicare il significato della pittura.
Esempio: Bart. D. Suon. 37: Come ancora delle sopramemorate opinioni ci converrà a luogo a luogo fermarci e discuterne, o, se non più, toccarne or una particolarità, or un'altra.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 57: Formerei con essi (cantoni) la scarpa alle steccate che sono davanti alla ripa delle Cascine, e se non per tutto con cantoni, almeno a luogo a luogo, o con essi, o con sasso di cava, che faccia piede, e copra o le fascine od i sassi de' greti d'Arno.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 165: Agghiacciandosi (lo spirito di vetriolo) nell'istesso tempo a luogo a luogo in diversi piani, come si vede fare all'acqua naturale messa in vasi di vetro ad agghiacciare al sereno.
Esempio: E Magal. Relaz. 6: Le valli.... sono a luogo a luogo seminate di spessi e folti boschetti di cedri.
Esempio: Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 149: Considera la profondità, almeno per questo conto, come determinata e invariabile; e solamente soggetta a quelle irregolarità che può avere a luogo a luogo il fiume.
Esempio: Targ. Viagg. 4, 413: Non vi si sogliono assicurare (le piccole barche) sennonchè a mar quieto, e quando possono scoprire il piano della Secca, perchè vi sono a luogo a luogo de' dorsi più elevati..., ne' quali pericolerebbero di arrenare.
Esempio: E Targ. Viagg. 8, 386: Ha (il corno fossile) a luogo a luogo certe irregolari incrostature di mattaione color di cenere impietritogli addosso.
Definiz: § LXXX. E per Ai debiti luoghi, Ai luoghi opportuni; ma non è comune. –
Esempio: Dat. Lett. 47: Di tutte le fatiche si farà poi una sola compilazione, distinguendo e dando il suo a ciascuno puntualmente, col porre a luogo a luogo il nome accademico in fine dell'origine (del vocabolo), come ne' comentarj variorum.
Definiz: § LXXXI. A luogo e tempo, e anche A luogo e a tempo, posto avverbialm., vale propriamente Con opportunità di luogo e di tempo; ma usasi per lo più in senso generico per Al momento opportuno, Opportunamente, All'occasione, Con buona congiuntura, Avendo o Presentandosi l'agio o il destro, Dove, o Quando, cada in acconcio, e simili, secondo che richiede il senso del discorso. Oggi comunemente A tempo e luogo. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. D. 167: Se tu se' tenuto così al prossimo di sovvenirlo delle cose corporali a luogo e a tempo, che se nol fai sì pecchi; quanto maggiormente ec.
Esempio: Dant. Conv. 387: Se volemo ben mirare al processo d'Aristotile nel quarto dell'Etica, e a quello di Tullio in quello degli Ufficj, la larghezza vuole essere a luogo e tempo, tale che il largo non noccia a sè nè ad altrui.
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 8: Ora torna la storia a dire d'Ajolfo, chè a luogo e tempo diremo di Bosolino, come capitò, e come tornò in Francia.
Esempio: Vill. G. 226: In poco tempo quasi tutta la Romagna fu alla signoria della Chiesa,... come innanzi diremo a luogo e a tempo.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 57: E così la malizia del Fortarrigo turbò il buono avviso dello Angiulieri, quantunque da lui non fosse a luogo ed a tempo lasciata impunita.
Esempio: E Bocc. Teseid. 4, 61: Nè si lasciava a voglia trasportare, Ed a luogo ed a tempo rimirava Emilia bella; e ben lo sapia fare.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 101: Gentile rispose ch'egli aspettava gente, e che ben gli andrebbe a vedere a luogo ed a tempo.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 56: A luogo e tempo poi daremvi dentro.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 257: N'ho voluto fare questo ricordo, per ricordagnene a luogo e tempo quando bisognerà, ec.
Esempio: Cas. Pros. 4, 159: Ciò farà egli, s'io non m'inganno, agevolmente, se a luogo e tempo e di qualche vantaggio loderà quelle cose, le quali ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 94: Disse che voi non potevate torla (una fanciulla per moglie), E che voi non l'areste, e lo sapeva, E che a luogo e tempo il mostrerebbe.
Esempio: Red. Esp. nat. 96: Son di parere che (il pepe di Ciapa) vaglia notabilmente a confortar la testa e lo stomaco, se a luogo e a tempo sia con moderazione usato.
Esempio: E Red. Lett. 1, 92: Ella ha un onorevole stipendio in Pisa, il quale stipendio è credibile che sia per augumentarsi a luogo e tempo.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 97: E precetto de' solenni maestri di rettorica adoprare il riso a luogo e tempo.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 55: Debbonsi includere altresì le usitate decozioni dell'erba tè e del caffè, per prevalersene a luogo e tempo.
Definiz: § LXXXII. A luogo per luogo, e altresì Luogo per luogo, posto avverbialm., vale A ciascun luogo, A ognuno dei luoghi, o punti, dove checchessia conviene, o cadrebbe. –
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 108 t.: Èmmi parso metterle da parte tutte insieme (le proposizioni di Euclide), e non luogo per luogo dove le sono citate, per non confondere ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Introd. 1, 128: [Ha a considerare] se è stato spartito (l'edificio) con grazia e conveniente misura, dispensando e dando la qualità e quantità di colonne, finestre, porte, e riscontri delle facce fuori e dentro nelle altezze o grossezze de' muri, ed in tutto quello che c'intervenga a luogo per luogo.
Definiz: § LXXXIII. Al primo luogo, posto avverbialm., trovasi per lo stesso che In primo luogo, cioè Primieramente, La prima cosa. –
Esempio: Leggend. S. Aless. 7: Alessio fue figliuolo di Famiano gentilissimo uomo di Roma, e ohe nel palazzo dello imperadore era degli maggiori baroni che fusse nella corte. Allo primo luogo aveva tre mila servidori.
Definiz: § LXXXIV. Di buon luogo, e, con maniera oggi non comune, anche Di luogo di fede e Di luogo autentico, coi verbi Avere di buon luogo, di luogo di fede, di luogo autentico, Sapere di buon luogo, di luogo di fede, di luogo autentico, e simili, vale Da persona bene informata e veridica. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 229: Abbiamo notizia, e di luogo di fede, che il duca di Milano tenta costì di fare vescovado a Pontremoli, ed ismembrare il nostro di Luni che oggi è di Serezzana.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 76: Dalla banda dei Veneziani non s'intende altro, se non che essi hanno certe genti a Ravenna, le quali ci sono state più tempo; il che io non ho anche di luogo autentico.
Esempio: Firenz. Comm. 362: Questa sera si fa la scritta; e io lo so di buon luogo.
Esempio: Cas. Lett. Sor. 259: Intendo di bonissimo loco che il Cardinale vostro vuole provedervi delle prime vacanze.
Esempio: Car. Stracc. 3, 5: Che ne sai tu? M. Me l'ha rivelato lo spirito di Malariccia. P. Se questo è, l'hai di buon loco; ma parla con loro (qui in ischerzo).
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Stare avvertiti Se lettere ci sian, che la Roccella Sia presa: e a chi le scrive in ricompensa Render, che 'l Papa al primo concistoro È per far Cardinali: Saperlo certo, averlo di buon luogo.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 96: Vi posso dir di buon luogo, che appresso al Papa non è molto buona lettera di raccomandazione il far da Accademico della Crusca.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 112: So di buon luogo che l'interno affetto Con qualche segno esterïor si mostra: Colla lente, cioè, col fazzoletto.
Definiz: § LXXXV. Fuor di luogo, posto avverbialm., vale Inopportunamente, Intempestivamente, Non a proposito, o Fuor di proposito. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 167: Or tanti particulari son forse posti qui fuor di luogo; ma pur queste usanze ec.
Esempio: Bald. Pros. 573: Parte ancora potè nascere dal non essersi in quei tempi osservate tutte le cose degli antichi, nè fatto conserva delle licenze loro, per valersene molte volte fuori di luogo.
Definiz: § LXXXVI. Usasi anche a modo di aggiunto, e vale Inopportuno, Intempestivo, Non detto o fatto a proposito. –
Esempio: Leopard. Pros. 2, 336: Qui non dee forse essere fuor di luogo il dire dei volgarizzamenti in universale alcune poche parole.
Definiz: § LXXXVII. In luogo, posto avverbialm., trovasi per A luogo e tempo, Opportunamente. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 39: Mostrati d'essere stolto quando lo tempo o la cosa lo domanda; chè grande savere è in luogo ad infignersi l'uomo stolto (il lat. ha: stultitiam simulare loco prudentia summa est).
Definiz: § LXXXVIII. In luogo, usato con la particella Di dopo di sè, forma una locuzione prepositiva reggente un termine così di persona come di cosa, e vale In vece, In cambio, di. –
Esempio: Stat. Pot. Fir. 1, 6: E se alcuno deludici o de li notari si partiràe, o da l'oficio suo fia rimosso, o altra guisa fia impedito sì che non facesse l'oficio suo, sia tenuto la podestade alle sue spese in luogo di colui porre un altro.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 78: Le quali cose.... o in tutto o in maggior parte quasi cessarono, ed altre nuove in loro luogo ne sopravvennero.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 25: Bene è il vero che io uso, in luogo di quello, il dirupisti, o la 'ntemerata, o il deprofundi.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 14: Spogliatosi in farsetto, uscì di casa sua, per andare a stare in luogo di Scannadio nello avello.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 30: In luogo d'occhi, di color di fungo Sotto la fronte ha (l'Orco) duo coccole d'osso.
Esempio: E Bocc. Decam. 42, 47: Avea (un mostro) in loco di crin serpi a gran torma.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 114: Fossero obbligati aiutare il Re di là dai monti contro a Cesare con mille uomini d'arme.... in luogo delle genti ad elezione del Re.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 10, 92: I Consoli della Arte del Cambio mi elessono per avvocato dell'Arte in luogo di messer Francesco Pepi.
Esempio: Varch. Stor. 2, 455: Questi (i quattro Consiglieri) erano in luogo della Signoria; però dovevano precedere a tutti i magistrati, cavalieri e dottori.... In luogo del Gonfaloniere, anzi in luogo del tutto, era il Doge, perchè senza lui, o suo luogotenente o sostituto, non si poteva, non che vincere cos'alcuna, proporre partito nessuno.
Esempio: Car. Apol. 162: La sua forza naturale (della particella O) è questa, di porre una cosa in luogo d'un'altra.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 1, 14: In luogo di barbare usanze, inseriva riti ecclesiastici.
Esempio: Pop. Disc. Ragn. 614: E chi non volesse fare la spesa del muro, potrebbe, in suo luogo, o pigliare certi legnotti di castagno, ovvero di quercia saldissima, ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 21: In luogo delle tante ivi raccolte Care vivande, ch'ei trovava un giorno, Sol quel pesce trovò, ch'è ec.
Esempio: Lambr. Elog. 196: Un buon senso squisito le era in luogo di sapienza.
Definiz: § LXXXIX. E nel medesimo senso, reggente l'infinito di un verbo. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 17: In luogo di deporre il conceputo timore, lo aveva duplicato e triplicato.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 92: Non sarà inavvertito in dir talor parole che offendano in loco di voler compiacere.
Definiz: § XC. E nel medesimo costrutto, pur reggente un termine di persona o di cosa, vale anche Per, Come, In grado o In qualità di, ed altresì In conto o A titolo di, secondo che richiede il senso del discorso. –
Esempio: Dant. Purg. 18: E tale ha già l'un piè dentro la fossa, Che tosto piangerà quel monistero, E tristo fia d'avervi avuto possa; Perchè suo figlio, mal del corpo intero E della mente peggio, e che mal nacque, Ha posto in luogo di suo pastor vero.
Esempio: Senec. Pist. 78: I' ti riceverò in luogo d'un gran presente.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 7: Il che in luogo di miracolo avendo, questo Arrigo esser santo dicevano tutti.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 18: Porse prieghi che, in luogo di somma grazia, via il lasciasse andare.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 161: Ed egli, forte contento di sì bella nuora..., in luogo di figliuola la ricevette e poi sempre la tenne.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 7: Il suo prego in luogo di comandamento mi reputai.
Esempio: Pulc. L. Morg. 11, 120: Astolfo d' altra parte il domandava Di grazia, in luogo di gran benefizio, Che di sue ingiurie far volea vendetta.
Esempio: Bandell. Novell. 2, 90: Del vostro filo faremo de le camiscie a la nostra padrona, che le serviranno in luogo di stropicciatoio, se le rodessero le carni.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 143: O Arrigo mio, a te (ch'io tengo in luogo Di padre, e per chi io ho la vita) i' posso Dir ogni cosa.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 302: Avendoli voi avuti in luogo di figliuoli, sono certa che, per l'una e l'altra cagione, vi saranno a quore.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 31: In luogo del leggìo, sopra cui reggesi il gran libro della musica, serve un caramogio.
Definiz: § XCI. In primo luogo, In secondo luogo, ec., In ultimo luogo, sono modi avverbiali che valgono Primieramente o La prima cosa, Secondariamente o La seconda cosa, ec., L'ultima cosa o Da ultimo; e si usano nell'enumerazione di più atti, fatti, danni, vantaggi, ragioni, argomenti, ordini da osservarsi, e simili, disposti successivamente secondo l'importanza che hanno o che vieti loro attribuita. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 120: La più severa piaga degli Egiziani fu quella che loro venne in ultimo luogo.
Esempio: Salvin. Odiss. 40: A Nestore in primissimo Luogo ed a' figli gloria ne concedi (il grec. ha: πρώτιστα).
Definiz: § XCII. Sul luogo, o In sul luogo, coi verbi Essere, Trovarsi, Portarsi, Recarsi, Vedere, Esaminare, e simili, vale Proprio nel posto, o sul posto, territorio, e simili, del quale si discorre, e nel quale è accaduto, avviene, o si vuol fare, checchessia; che anche dicesi, non maggiore efficacia, Sulla faccia del luogo. –
Esempio: Machiav. Disc. 283: I quali oratori (del popolo romano) sendo in su il luogo, e più atti a fare che a dire, venendo i Francesi e i Toscani alla zuffa, si misero tra i primi a combattere contro a quelli; onde ne nacque ec.
Esempio: E Machiav. Pros. stor. pol. 4, 165: Io, sendo stato in sul luogo, e avendone udito ragionare molte volte a molti, nè ec.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 59: Allora ordinò il podestà,... di trovarsi la mattina venente in sul luogo con ambedue le parti, dicendo che quivi intendeva determinare la causa.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 7, 141: Dopo la morte di Ventura non è stato architetto nessuno che gli sia bastato l'animo di voltalla (una cupola); anzi avevon fatto condurre in sul luogo legni grandi e grossi di alberi per farvi un tetto a capanna, che non piacendo a que' cittadini, non volsano che si mettesse in opra.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. appr.: Sua Eccellenza volse andare in sul luogo, e piaciutogli tutto, diede ordine che si facesse: e così sono condotte tutte le spalle, e di già si è dato principio a voltar la tribuna.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 123: Fui in sul luogo e vidi i sepolcri.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 112: Non sia il padrone infingardo, che quando ha a porre, faccia di essere in sul luogo, e vedere con l'occhio e mettervi le man proprie, e non si fidi de' contadini.
Esempio: Dav. Tac. 1, 405: Nerone,... senza intendere chi colui fusse, che riscontri desse di tanto tesoro, senza mandare in su 'l luogo a riconoscerlo, è il primo a publicarlo.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 1, 2: Pensai di dovere.... fare anzi che no cosa grata, così a tutti quelli che qui presenti avessero potuto in sul luogo riconoscere le cose tutte ancora che menome, come a coloro che non le avessero per la lontananza di qua potute vedere.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. N. 409: Al qual fine parrebbe necessario.... il costituire un medico, che almeno nel tempo della bagnatura risedesse continuamente sul luogo (dei bagni) per esser consultato alle occorrenze.
Definiz: § XCIII. Sulla faccia del luogo. –
V. Faccia, § LX.
Definiz: § XCIV. Aver luogo, vale Avere effetto, Effettuarsi, Compiersi, Farsi, Operarsi, Esser possibile, e simili. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 36: Si confidava (Crasso) che, se la congiurazione avesse avuto luogo, egli leggermente sarebbe stato lor principe.
Esempio: Petr. Rim. 1, 78: Non prego già, nè puote aver più loco, Che misuratamente il mio cor arda; Ma che sua parte abbia costei del foco.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 28: Poi pensarono, acciò che la negazione non avesse luogo, di volerla far cogliere col giovane.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 37: E certo l'inganno ebbe luogo, perocchè egli, lasciando le lagrime, con infinita letizia subito a me si volse, e disse ec.
Esempio: Capp. N. Comment. 48 t.: Se volessi lasciare Lucca in libertà, eravamo coutenti...; e dove questo non avessi luogo, che eglino chiedessino qualunche sicurtà a noi possibile.
Esempio: Machiav. Rim. 375: Talchè il disegno suo non ebbe loco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 75: Vani disegni che non han mai loco.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 361: La quale (la pace) non poteva aver luogo, se i Veneziani non gli restituivano tutto quello che ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 251: Piaccia loro che la volontà del cardinal Bembo abbia loco, e che lo utile di esse (delle Istorie) sia vostro.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 132: Sta in piedi (la figura del Tempo) presso a quella della gran madre Natura, che giace colle quattro Stagioni, per mostrare che dopo il final giudizio non averanno più luogo le operazioni loro nel mondo.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 207: Simile abolimento del volontario moto e dei sensi.... si osserva nella catalessìa,... in cui per la breve acutezza del male non ha luogo il trasporto dell' infermo ai bagni.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 107: Gli 800 gradi [di calore] che occorrerebbero per la loro fioritura (dei grani marzuoli) si sarebbero completati in un momento, nel quale questa fioritura non può aver luogo per la troppo bassa temperatura.
Definiz: § XCV. E per Accadere, Avvenire, Darsi, Riscontrarsi, e simili. –
Esempio: Galil. Op. V, 120: Il qual fenomeno non ha luogo in verun altro movimento, che nel circolar contiguo all'istesso sole.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 203: Passare il medesimo mobile le quattro braccia e le due nell'istesso tempo, non può aver luogo fuor che nel moto instantaneo.
Esempio: Giobert. Bell. 247: Il difetto di situazione si ricerca nel simbolo, come quello che esprime un vero obbiettivo, immanente, destituito di successione temporaria; ma nelle arti arguisce una spezie di mancamento, e non ha luogo se non quando i loro lavori sono rimossi dal loro seggio idoneo, isolati gli uni dagli altri, e spogliati delle loro attinenze reciproche.
Esempio: E Giobert. Bell. appr.: La divisione delle lettere e delle arti ebbe luogo nell'antichità a mano a mano che alla ierocrazia già indebolita dai militi andò sottentrando il dominio delle classi inferiori.
Esempio: Capp. Econ. 412: Una gran dispersione di capitali, certa, inevitabile, ha luogo ne' patrimonj vasti, nelle ricchezze troppo eccessive.
Definiz: § XCVI. E per Valere, Osservarsi, ed altresì Aver vigore, Aver forza, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 320: E così appare che, dal desiderio della scienza, la scienza non è da dire imperfetta; siccome le ricchezze sono da dire imperfette per loro, come la quistione ponea; chè nel desiderare della scienza successivamente finiscono li desiderj, e viensi a perfezione, e in quello della ricchezza no; sicchè la quistione è soluta e non ha luogo.
Esempio: Bocc. Fiamm. 81: Io ho più volte inteso non potersi amare più che una persona in un medesimo tempo, ma questa regola mostra che in te non avesse luogo: tu n'amavi molte, ovvero facevi vista d'amare.
Esempio: Varch. Stor. 2, 266: Cosa barbara in vero, e degna di grandissimo biasimo; conciossiacosachè in questo ed in altri casi somiglianti non ha luogo la regola de' contrarj.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 453: Dichiararono il duca Alessandro capo e principe di tutto lo stato e governo.... durante la vita sua, e dopo lui i suoi legittimi figliuoli e successori in perpetuo, dovendo sempre aver luogo il privilegio della primogenitura.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 20: Da un tal capriccio una sentenza accolgo, Ch'anche ne' gravi mali Una 'nvccchiata usanza ha cotal luogo, Che 'l disusato ben spesso s'aborre, Per ostinarsi in quella, e 'n lei morire.
Definiz: § XCVII. Costruito con un compimento di luogo o di persona, vale, anche, più che altro poeticam., Essere, Esistere, Trovarsi. –
Esempio: Dant. Inf. 21: Quei s'attuffò, e tornò su convolto: Ma i demon, che del ponte avean coverchio, Gridar: Qui non ha luogo il Santo Volto.
Esempio: E Dant. Parad. 25: Perchè t'abbagli Per veder cosa, che qui non ha loco?
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 682: Perche t'abballi (t'abbagli); cioè perchè offuschi li tuoi occhi, ragguardando nel mio splendore, Per veder cosa; cioè lo mio corpo, che qui non à loco; cioè che qui non è?
Esempio: Panzier. Tratt. 28 t.: Questi venti segni non hanno luogo tutti in ogni creatura...; ma hanno grande luogo nella creatura, secondo che ella è perfetta ec.
Definiz: § XCVIII. Aver luogo, vale pure Essere utile, Non essere in vano, Giovare, Occorrere, Abbisognare, Bastare o Servire all'uopo, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 24: Allora udì: Se quantunque s'acquista Giù per dottrina fosse così inteso, Non v'avria luogo ingegno di sofista.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 123: Rispose che quivi non avea falconi al presente, perchè guanto v'avesse luogo.
Esempio: E Bocc. 8, 338: La qual cosa (i cavalli offerti in dono e pronti al viaggio) veggendo il Saladino,... sappiendo che il rinunziargli non avrebbe luogo, assai cortesemente ringraziandolne montarono a cavallo.
Esempio: E Bocc. Teseid. 10, 12: Il vostro Arcita è morto veramente, Nè luogo ci ha di medico valore.
Esempio: Ar. Ol. fur. 9, 70: Duolsi Cimosco che la canna e il foco Seco or non ha, quando v'avrian più loco.
Esempio: E Ar. Ol. fur. 18, 30: La Gelosia quel Nano avea trovato; E la cagion del suo venir compresa, A caminar se gli era messa allato, Parendo d'aver luogo a questa impresa.
Esempio: E Ar. Ol. fur. 37, 49: E perchè i prieghi non v'avriano loco, Di volerla per forza si dispose.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 17: Ma non procedette già più avanti, forse perchè il re Guido, e co' pali ascosi nella acqua e con le genti in su la riviera, aveva munito in guisa il Tesino, che la forza non ci aveva luogo.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 85: Pazzi sono quelli, gli umori de' quali sono confermati per modo che nè rimedj, uè avvertimenti, nè persuasioni v'hanno più luogo.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 90: Omai nè il consiglio nè l'arte vi aveva più luogo, nè i governatori sapevano più che si fare; i remi non ubbidivano al temone, nè il temone a' nocchieri.
Esempio: Capp. Econ. 374: La division dei lavori, fondamentale assioma della economia artigiana, ha poco luogo in agricoltura, o nuoce.
Definiz: § XCIX. Vale altresì Essere opportuno, a proposito, Cadere acconciamente, Adattarsi bene, Convenire, e simili. –
Esempio: Nov. ant. B. 1: Quale avrà quore nobile ed intelligenzia sottile sì li potrà (i fiori di parlare, di belle cortesie, di belle risposte, ec.) assimigliare nel tempo che verrà per innanzi, ed argomentare e dire e raccontare in quelle parti dove avranno luogo, a prode ed a piacere di coloro che non sanno e desiderano di sapere.
Esempio: Bocc. Teseid. 9, 26: Teseo rispose: Cotal parlamento Non ha qui loco, chè or non morrai.
Esempio: E Bocc. Teseid.12, 11: E certo questa mia vera sentenza Può luogo aver tra noi, i qua' dolenti Viviam di cose sempre contingenti.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 65: Non bastando a Luca [della Robbia] questa bella invenzione (delle terre cotte invetriate) tanto vaga e tanto utile, e massimamente per i luoghi dove sono acque, e dove per l'umido o altre cagioni non hanno luogo le pitture, andò pensando più oltre; e dove faceva le dette opere ec.
Esempio: Galil. Op. IV, 634: È vero che se l'esemplo de' venti non ci ha luogo, non accade mostrar che ei non farebbe a proposito, perchè il non ci aver luogo e 'l non far a proposito credo che sien l'istessa cosa.
Definiz: § C. Avere checchessia luogo a uno, si usò per Essergli utile, opportuno, a proposito, Non essergli in vano, Convenirgli, Giovargli, ed altresì Occorrergli, Abbisognargli; ma trovasi solo in proposizioni negative. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 26: Disse: Guasparruolo, i denari..., che l'altrier mi prestasti, non m'ebber luogo, perciò che io non pote' fornir la bisogna per la quale gli presi.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 337: Disse: Se li re cristiani son così fatti re verso di sè, chente costui è cavaliere, al Soldano di Babilonia non ha luogo d'aspettarne pure uno, non che tanti, quanti, per addosso andargliene, veggiam che s'apparecchiano.
Esempio: E Bocc. Filoc. 1, 225: Ai quali Florio rispondeva, sè non aver questo (il malessere morale e fisico) per amore, ma che il caldo che allora faceva il consumava. Ma questa scusa non aveva luogo a coloro che i suoi sospiri conoscevano, ma essi quasi a ciò costretti l'acconsentivano.
Definiz: § CI. Aver luogo con alcuno, trovasi per Essere con lui, in sua compagnia. –
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 51: Di contro alla Prosopopeia sedeva in un medesimo carro l'Apostrofe.... L'Ironia appresso di questa condotta era.... Seco avea luogo la Bugia e la Menzogna.
Definiz: § CII. Aver luogo fra checchessia, vale Aver posto fra mezzo ad esso, Esservi accolto, e simili; anche in senso figurato. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 4: L'alto valore e' chiari gesti suoi Vi farò udir, se voi mi date orecchio, E vostri alti pensier cedino un poco, Sì che tra lor miei versi abbiano loco.
Esempio: Metast. Dramm. 4, 104: Taci, importuno affetto; No, fra le cure mie luogo non ài, Se a più nobil desio servir non sai.
Definiz: § CIII. Aver luogo in alcuno, o nell'animo, o simile, di alcuno, detto più che altro di affetti o passioni, vale Entrarvi, Esservi accolto, Albergarvi, e simili. –
Esempio: Bern. Orl. 39, 47: Rinaldo, in cui paura non ha loco, Salta nel mezzo, ec.
Esempio: Bemb. Asol. 52 t.: Affetto naturale alcuno non può ne gli animi nostri con le perturbazioni aver luogo.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 65: Ma contra l'arme di costei non meno Si mostrò di Tancredi invitto il core; Però ch'altro desio gl'ingombra il seno, Nè vi può loco aver novello ardore.
Definiz: § CIV. Aver luogo in checchessia, detto di persone, vale Esservi ammesso, compreso, incluso, e simili. –
Esempio: Adr. G. B. Stor. 51: Nel primo (degli squittinj) non hanno luogo se non i più nobili, i più savj, ed i più atti a' governi; e ciò è posto nell'arbitrio delli accoppiatori.
Definiz: § CV. Aver luogo in un dato consesso, pur detto di persone, vale Avervi parte, Intervenirvi. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 245: Erano governate queste quattro popolazioni, a titolo di feudo, da quattro Cazichi, discendenti da' suoi primi fondatori; questi dipendevano dal Senato, e per lo più v'avevano luogo, ma con dependenza da' suoi ordini in tutto ciò che ec.
Definiz: § CVI. Aver luogo in un dato edifizio, o parte di edifizio, detto di cosa mobile, vale Esservi allogato, posto, collocato. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 132: Condusse una tavola d'una Annunziata con alcuni angeli e putti, la quale fu mandata a Roma, ed ebbe luogo nella Chiesa nuova, nell'ultima cappella a man sinistra.
Definiz: § CVII. Aver luogo innanzi a chicchessia, vale Avere su di esso la precedenza, e figuratam. Essere superiore ad esso, Essere da più di esso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 62: Le purpure e le gemme e l'aver loco Inanzi agli altri ne la sua cittade, ec.
Definiz: § CVIII. Aver luogo presso, o appresso, alcuno, vale figuratam. Trovar grazia, Aver pregio, presso di lui. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 285: In ogni caso non le mancherà quella (la grazia) di Dio, se la giustizia e l'innocenza hanno loco appresso di Lui, come non dovemo dubitare.
Definiz: § CIX. Aver luogo di far checchessia, vale Aver modo, occasione, di farlo, Poterlo o Doverlo fare. –
Esempio: Lastr. Agric. 3, 39: Quegli albicocchi che si mettessero nel podere, vorrei porli piuttosto alla fredda (verso la parte fredda), acciò avessero luogo di muovere la loro azione e la loro fioritura più tardi che fosse possibile.
Definiz: § CX. Avere checchessia il suo luogo, o anche suo luogo, vale Avere quel posto o grado che legittimamente gli compete; e figuratam., Essergli fatta ragione, Avere di fatto i suoi diritti, Prevalere, Trionfare, e simili. Dicesi più che altro della verità e della giustizia, rispetto ai loro contrarj. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 273: Iddio rallumini la mente a chi dice quello che non è; ed è d'avere (da avere) compassione a tali nature. La verità ha sempre suo luogo. Attendete pure a far bene, ec.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 58: Io intendo di fare ogni sforzo che la giustizia abbia suo luogo.
Esempio: E Firenz. Pros. 1, 219: Pur la verità abbia suo luogo, e ognun l'intenda come meglio gli torna, ch'io non ne voglio stare alla ripruova.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 217: Ma chi bene considererà la condizione di que' secoli, ed il poco polso delle città d'Italia,... non durerà fatica a crederlo anche di Lucca e di queste altre.... Pur abbia sempre la verità il suo luogo.
Esempio: Crusc. Vocab.IV : Salvo. Add.... Salvo il vero, si dice nel raccontar checchessia, quando si può dubitare che il fatto possa star altramente; e vale: Il vero stia sempre in piede, o abbia sempre il suo luogo.
Esempio: Fag. Comm. 5, 330: Da ultimo la verità vuole avere il suo luogo, alla barba della bugia.
Definiz: § CXI. Bandire di terra e luogo, riferito a persona, si disse per Bandire da tutto il territorio dello Stato. –
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 2, 151: Gli Efori adunque, approvando il provveduto suo consiglio, in quello stesso giorno lo bandirono di terra e luogo.
Definiz: § CXII. Cedere il luogo, vale Dare ad altri la precedenza. –
Crusc. Vocab. IV.
Definiz: § CXIII. Cedere il luogo a checchessia, vale Lasciare che esso avvenga, si effettui, abbia il suo corso, si sfoghi, e simili, liberamente. –
Esempio: Alf. Trag. 2, 125: Su via, si ceda A stolta gioia popolare il loco. Breve, o gioia, sarai.
Definiz: § CXIV. Condursi in luogo, o Ridursi, in luogo, reggente per mezzo della cong. Che un compimento verbale, e detto di una data cosa o condizione di cose, vale Arrivare, Giungere, Venire, a termine, segno o punto, tale, che ec. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 110 t.: La cosa è ridotta in luogo,... che egli è necessario che noi Capovani siamo de gli amici o de' nimici.
Esempio: E Nard. Liv. Dec. 112 t.: In luogo è condotta la cosa, ch'io vi parlo più tosto per mostrarvi quella necessità nella qual vi trovate, che per darvi consiglio.
Definiz: § CXV. Dare lato e luogo. –
V. Lato, sost., § LVI.
Definiz: § CXVI. Dar luogo, detto di persone e a persone riferito, vale Far largo, Dare il passo, Lasciar passare, o anche entrare, e propriamente tirandosi da parte, o indietro; ed altresì Sgombrare da un luogo, detto di moltitudine affollata. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 9: La gente, vedendo eh' era una inferma che andava per sanare, ciascuno le dava luogo quanto potevano, tantochè ella giunse a' piedi di messer Giesù.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 196: Per la qual cosa la gente cominciò tutta a gridare e a dar luogo, dicendo: Ora vedremo che fine avrà l'orgoglio del siniscalco.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 247: Non mi Riconoscete? V. No; chi siete voi? G. Il fratei dell'Angelica. Entra là Tu con codeste robbe. Date luogo Ch'e' passi.
Esempio: Soder. Agric. 162: Nè si faranno (le scale) giammai men larghe di, quattro piedi, affinchè se due persone in quelle s'incontrassero, possa comodamente darsi luogo l'una e l'altra, e non si urtare.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 255: All'intimazion che gli venivan fatte, di sbandarsi e di dar luogo, rispondevano con un cupo e lungo mormorio; nessuno si moveva.
Definiz: § CXVII. E figuratam., detto di cose. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 176: Non con altro romor di petto dansi Duo leon fieri, o duo folgori ardenti, Ch'a cielo e terra e mar dar loco fansi; Ch'i' vidi Amor con tutti suo' argomenti Mover contra colei, ec.
Esempio: Tor. Miser. 37: Quantunque la natura discretissima, sentendo maturo il feto appropinquarsi a uscire fuori, vivamente aoperi facendo le parti, per le quali passare dee, in prima essendo in sè solide e strette, atte ad ampliarsi e a dare luogo.
Esempio: Frescobald. Viagg. 129: Questo sasso per se stesso diè luogo a questo benedetto corpo, e fecevisi una forma come se fusse stato di cera calda.
Esempio: Ar. Orl. fur. 25, 14: Porse il tremuoto le sarebbe uguale, Forse il gran diavol; non quel de lo 'nferno, Ma quel del mio Signor, che va col fuoco, Ch'a cielo e a terra e a mar si fa dar loco.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 36: Disse; e che lor dia loco all'acqua impose, Ed ella tosto si ritira e cede; E quinci e quindi di montagna in guisa Curvata pende, e 'n mezzo appar divisa.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 2, 1: Il quale (un tratto di terra) congiunto essendo col continente per mezzo di una strettissima lingua, che chiamano l'istmo, si allarga per dar luogo, e ricevere tutta l'ampiezza della città.
Definiz: § CXVIII. Assolutam., e più che altro in modo familiare e scherzevole, vale Ritirarsi, Andarsene, Partire. –
Esempio: Bibb. N. 2, 424: Ma Iosuè [e tutto Israel].... diedono luogo, mostrando d'avere paura, e fuggendo per la via della solitudine (il lat. ha: cesserunt loco).
Esempio: Fag. Comm. 6, 76: Di grazia date luogo, perchè questo giudice non vuol esser veduto, nè udito; e il mio servitore non sente picchiare. A. O com'ho io a fare a andarmene?
Definiz: § CXIX. Dar luogo, vale pure Accogliere, Dar ricetto, ricovero, e simili. –
Esempio: Bart. D. Giapp. 4, 327: Tocchi da compassione, si trasser de' lor proprj abiti ciascuno alcuna cosa, e rivestitili, dieder loro luogo al coperto.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 42: Vil rifiuto dell'onde Io l'accolgo dal lido; io lo ristoro Dalle ingiurie del mar: le navi e l'armi Già disperse io gli rendo; e gli do loco.... nel mio regno, e questo è poco.
Definiz: § CXX. E nel medesimo senso più comunemente usasi figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 12, 89: Nel cor dà loco a que' conforti, e scema L'impeto interno dell'intensa doglia.
Esempio: Segner. Mann. febbr. 1, 4: Che non può, se tu gli dai luogo, l'amor di Cristo?
Esempio: Metast. Dramm. 3, 42: Le navi e l'armi Già disperse io gli rendo; e gli do loco Nel mio cor, ec.
Esempio: Leopard. Paralip. 1, 36: Anche al romanzo storico concesse Albergar (nel gabinetto di lettura) coi giornali...; E in fin.... Alla tedesca poesia diè loco.
Definiz: § CXXI. Altresì figuratam., detto di persona e riferito a un qualche atto, vale Incominciare, Darsi a fare, ciò che l'atto significa, Abbandonarsi ad esso; ma non è comune. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 23, 19: Sappi, che prima passerassi [l'unica tua figlia] il petto Con un coltello,... Che soffrire altro sposo avere a canto Che il suo Ricciardo. E qui diè loco al pianto. E crebbe tanto il duol, che ec.
Definiz: § CXXII. Dar luogo, vale anche Cedere il posto a un altro, Lasciarglielo libero, Lasciarvelo entrare o sottentrare; usato più che altro figuratam., e detto anche di cose. –
Esempio: Ovid. Pist. 171: Siccome tutte l'altre stelle ti danno luogo, quando tu argentata risplendi colli chiari splendori; così ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 62: Come 'l sol volge le 'nfiammate rote Per dar luogo alla notte, onde discende Dagli altissimi monti maggior l'ombra, L'avaro zappador ec.
Esempio: E Petr. Rim. 285: Tal ch'io aspetto tutto 'l dì la sera, Che 'I sol si parta, e dia luogo alla luna.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 94: Io non voglio per ora raccontare più dell'opere del Gonnella, perocchè mi conviene dar luogo agli altri.
Esempio: Bern. Orl. 26, 8: Le stelle al sol che nasce danno loco.
Esempio: Bemb. Rim. 12: Sì come suol, poi che 'l verno aspro e rio Parte, e dà loco a le stagion migliori, ec.
Definiz: § CXXIII. E pur figuratam., detto di cose morali. –
Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 14: Addivenne che Dante, infra alquanti mesi, apparò a ricordarsi sanza lagrime Beatrice essere morta; e con più diritto giudizio, dando alquanto il dolore luogo alla ragione, a conoscere ec.
Esempio: E Bocc. Teseid. 2, 7: Ma poichè la paura loco diede All'animal virtù, si ruppe il velo Dell'ignoranza, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 34: Restò per poco Spazio confuso, e senza moto e voce, Ma, poi che diè vergogna a sdegno loco,... E ch'al rossor del volto un novo foco Successe,... Squarciossi i vani fregi, ec.
Definiz: § CXXIV. E per Cedere, Non resistere o contrastare, a chicchessia, Schivarlo, Cansarlo, allontanandosi; quasi Lasciarlo andare, tirandosi da parte. Usato anche assolutam. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 319: Queste sono le armi del giusto: che dando luogo vinca.
Esempio: E Fr. Bart. Amm. ant. volg. 321: Da' luogo al contastante, e in questo modo sarai vincitore.
Esempio: Cat. Cost. volg. 53: Tu che se' danneggiato da' 'l luogo a quelli che ti fae male, e da' 'l luogo allo potente per avventura; chè quelli che puote nuocere, alcuna fiata potrà giovare.
Esempio: Bern. Orl. 52, 44: Spargeva ognun di sangue una fontana, Nè perciò l'uno all'altro dava loco, Anzi ogni colpo cresce legne al foco.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 400: E quando giudichiate a proposito dar luogo alli nimici col ritirarvi in villa; anche di questo è bene ne prendiate parere, e da chi sa la causa vostra, e so ne intenda, e vogliavi bene; chè in queste cose non ci ho sperienza.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. 403: E se bene, per dar luogo, ve ne andate in villa, vi prego a tenermi ragguagliata di vostro essere.
Definiz: § CXXV. E nel medesimo senso, detto pur di persona, e costruito con un termine denotante cosa morale. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 64: Volea dar luogo alla ventura, e andare come per isbandito a Marsilia.
Esempio: Cat. Cost. volg. 110: Quando se' offeso da' luogo alla possente fortuna.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 46: Sicchè messer Gesù diede luogo al furore loro, perchè non era ancora venuta l'ora sua.
Esempio: E Leggend. SS. M. 4, 2: La qual cosa vedendo Girolamo, diede luogo a tanta loro malizia; onde si partì subito di Roma, e sì se ne andòe in Costantinopoli a Gregorio Nazianzeno.
Esempio: Stor. S. Silv. 5: E 'l benedetto santo Salvestro, volendo dare luogo all'ira alcun tempo, per dispensazione di Dio sì si partì di Roma ec.
Esempio: Libr. Ruth 28: Il quale sì respuose, e disse: Io do luogo e rinunzio alla ragione che io ho per lo parentado.
Esempio: Cellin. Vit. 399: Considerato poi da me la ribalderia e possanza di quel mal pedante, giudicai che il mio meglio fussi di dare un poco di luogo a quella diavoleria, e la mattina di buon'ora.... montai a cavallo e me ne andai alla volta di Vinezia.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 451: È prudenza dare luogo all'ira.
Definiz: § CXXVI. E figuratam. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 489: Grave lussuria arde chi ozioso truova: ma ella dà luogo alle cose e all'opera, allo 'ngegnamento e alla fatica.
Definiz: § CXXVII. Quindi la maniera, propria soltanto di nobile scrittura, Dar luogo alla natura, per Finir la vita, Morire. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 142: Il padre, siccome era per necessità, diede luogo alla sua natura, e passò.
Definiz: § CXXVIII. Pure per Cedere, Non resistere, Lasciar penetrare, detto figuratam. e poeticam. di armature, e riferito ad armi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 69: Come tocco da fulmine, di botto Diè loco al ferro, e pel mezzo s'aperse: Diè loco al ferro, e quel trovò di sotto Il braccio ch'assai mal si ricoperse.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 16: Tanti si veggon gir morti di sella, Quanti ne toccan le spade taglienti, A cui dan gli elmi e le corazze loco, Come nel bosco i secchi legni al fuoco.
Definiz: § CXXIX. Vale anche Cedere al paragone, Esser da meno di un altro, in checchessia; ma è maniera non comune. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 21: E accese l'animo alla morte d'Aragnes di Meonia; la quale ella avea udito, ch'ella non darebbe luogo a lei in essere lodata di sapere fare ogni cosa che si apartenesse ad arte di lana.
Definiz: § CXXX. Riferito figuratam. a passione, vale Dar tregua, Frenare, Reprimere, Por fine. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 13: Sempre si lamenta, chiamando sempre nel suo pianto la madre; e io la pregai ch'adoprasse che desse luogo al suo dolore e lamento, e poi racquetò il piangere.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 7, 18: Ma pure e' fu sì provido e sì accorto, Che dando per allora all'ira loco, Chetamente frodò quel brutto torto.
Definiz: § CXXXI. Dar luogo, vale pure Dare adito, modo, facoltà, ed altresì Dare agio o comodità, di far checchessia, o che avvenga checchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Quando s'accorser ch'io non dava loco Per lo mio corpo al trapassar de' raggi, Mutar lor canto in un O lungo e roco.
Esempio: E Dant. Purg. 33: Ma poichè l'altre vergini dier loco A lei di dir, levata dritta in piè, Rispose, ec.
Esempio: Esop. Fav. M. 69: E rifiutato il cane il pane (del ladro), disse tali parole: Gli tuoi doni volno ch'io stia cheto, e dia luogo a' furti tuoi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 56: Ben s'adocchiar, ma non ne fer sembiante; Ch'esser notato ognun di lor temette; Ma tosto ch'i' patroni e la famiglia Lor dieron luogo, alzar tra lor le ciglia.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 282: Poi dando speme al suo caldo desio, Tutto quel disse far ch'ei brama e chiede; E, dimandato un gran tesor, gli disse Che allor le desse luogo, e si partisse.
Definiz: § CXXXII. Vale anche Dare sfogo, Sfogare, Saziare, ed altresì Appagare, Sodisfare, Contentare; riferito più specialmente a passioni, affetti, desiderj, e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 292: Perchè voi non perdeste me, e perchè io non perdesse voi, andai a dar luogo all'ira sopra colui che faceva i dadi, pensando quella essere degnissima vendetta.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 64: Per dar luogo alla tua iniquità, hai procurato danno e vergogna al tuo re, e all'amico tuo.... la morte.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 100: Vo' che sopra di ciò tu chieda un segno: Che come ei, per dar loco al suo desio, A te discende dal celeste regno, Non venga, come suol, sotto uman velo, Ma ec.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 115: Gite a trovar l'amico, che v'attende; E senza aver d'onor nè d'altro cura, Date luogo al diletto e alla natura.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 7, 286: Prendi pur quelle gioie, e quelle serba Ad altra, che dia luogo al tuo appetito.
Definiz: § CXXXIII. Riferito ad atti, vale Por fine, Cessare, ed anche solo Intermettere, Sospendere. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 495: I re (delle api), nel mezzo delle schiere, con doloroso animo intra lor combattono,... e alla battaglia non danno luogo, infino che la zuffa non costrigne o l'uno o l'altro di dare i dossi.
Esempio: Colonn. Guid. N. 340: Onde, sopravegnendo le tenebre della notte, ciascuna parte diede luogo al combattere.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 325: Voi sapete, nobili donne, e voi, giovani, che domane è quel dì che alla passione del nostro Signore è consecrato; il qual, se ben vi ricorda, noi divotamente celebrammo..., ed a' ragionamenti dilettevoli demmo luogo; ed il simigliante facemmo del sabato susseguente.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 302: Onde Celso, poichè ognuno ebbe dato luogo alle risa, seguitando disse: ec.
Definiz: § CXXXIV. Pure per Dare effetto, compimento, termine, trovasi anche riferito a lavori. –
Esempio: Nell. Disc. Archit. 69: A tutte queste cose..., alzate le abetine e accomodati i ponti per murar la lanterna, da' muratori e da' medesimi scarpellini sino all'ultimo sarà dato luogo, e fermate tutte le pietre, sinchè vien compita la loro ben condotta fatica. Dato luogo alla palla, e insieme alla croce ben ferma e impalettata per di sotto, fissi i telaj,... rimane ec.
Definiz: § CXXXV. Dar luogo in un dato posto, riferito a cosa mobile, vale Allogarvela, Collocarvela, Porvela. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 132: Dipinse l'arme della Serenissima Casa;... ed a quella, finita che fu la festa, fu dato luogo nel corpo di guardia de' Tedeschi, all'entrare nel Palazzo a' Pitti.
Definiz: § CXXXVI. Esser luogo a checchessia, vale Poter farsi checchessia, Esserci la possibilità, di farlo; e più comunemente Essere motivo, ragione, opportunità, o simile, a farlo. –
Esempio: Savonar. Pred. 16: O Signore, se io voglio uscire della religione, e far male, el mi è fatto la bolla, el mi sarà dato licenza; ma al bene non ci è loco.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 315: Non è qui loco alle rampogne; udirle Dovea Tessaglia, e non Corinto.
Esempio: Manz. Poes. 138: Godi che chiusa All'oprar t'è ogni via: loco a gentile Ad innocente opra non v'è; non resta Che far torto o patirlo.
Definiz: § CXXXVII. Esser luogo ad alcuno, detto di cosa, si usò per Essergli d'uopo, Occorrergli. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 39: A far fare certe bisogne che gli eran luogo, più giorni vel tenne.
Definiz: § CXXXVIII. Essere in luogo di chicchessia, vale Essere nel grado, nella condizione, nei piedi, di quello. –
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 221: Se io fossi in tuo luogo, userei per più sano consiglio il simulare.
Definiz: § CXXXIX. Vale anche Far le veci, Adempiere l'ufficio, il carico, e simili, di chicchessia. –
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 37: Vi torni alla memoria che voi in questo luogo contro a costoro siete in luogo di campioni e forti difenditori della legge del figliuolo di Giove.
Definiz: § CXL. E figuratam., detto di cose. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 37: Non hanno [le piante] ventri nè veni (vene), ma solamente pori: e la terra è a loro in luogo di ventre, nella quale lasciano l'una e l'altra impurità.
Definiz: § CXLI. Far luogo, con un compimento di persona, è lo stesso che Dar luogo, cioè Far largo, Dare il passo, Lasciar passare, o anche entrare, Concedere posto o spazio da potere stare o adagiarsi, tirandosi da parte, o indietro. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 340: Trassero delle mani de' tenitori Galatean, e renderlo a Ettore, facciendoli fare luogo.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 9: Egli non sarà alcuno che veggendoci non ci faccia luogo, e lascici andare.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 10: Umilmente e per lo amor d'Iddio domandando a ciascuno, che dinanzi lor si parava, che loro luogo facesse.
Esempio: E Bocc. Decam. appr.: In brieve, riguardati da tutti, e quasi per tutto gridandosi: Fa' luogo, fa' luogo, là pervennero ove ec.
Esempio: E Bocc. Teseid. 8, 51: Fra tutti aspramente correndo, Si fe' far luogo col baston ferendo.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 264: Non potendosi per molta gente accostarsi al santo corpo, gridò ad alta voce, dicendo: Prestatemi la via, fatemi loco, acciocch'io veggia il figliuolo mio.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 118: Io dormii in quel letto, e non potei mai fare che colui mi facesse luogo e stesse nella sua proda; onde io pignendolo con li calci cadde in terra.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 27: In su la sedia (i palafrenieri) portano Papa Giulio..., al quale.... alcuni popoli e femmine fanno luogo perchè e' passi.
Definiz: § CXLII. E figuratam., detto di cose. –
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 3: Dicesi che quando i Viniziani recavano il corpo di santo Marco,... quando furono presso alla detta isola, l'isola si divise per mezzo e fece luogo a questo prezioso corpo, e per mezzo di queste due isole passarono col detto corpo.
Esempio: E Sigol. Viagg. Sin. 90: Per la grazia di Dio questa pietra così fortissima fece luogo a quello prezioso corpo come s'ella fosse istata di cera, e propriamente vi rimase la forma del corpo suo (di santa Caterina).
Esempio: Frescobald. Viagg. 74: La quale [isoletta] si dice si divise per se medesima, quando i Viniziani recarono dalla città d'Alessandria il corpo di san Marco vangelista, facendo luogo alla nave.
Definiz: § CXLIII. Pur figuratam., per Aprir l'adito a uno, Dargli modo o occasione di essere ammesso presso alcuno; che familiarmente dicesi anche Far largo. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 243: Andatosene poi in Francia, dove portò seco molte cose di sua mano, perchè gli facessero luogo nella corte del re Francesco primo, fu introdotto a quel signore.
Definiz: § CXLIV. Altresì figuratam., riferito ad affetti, vale Accogliere nell'animo, Dare ricetto, Albergare, e simili, dentro di sè. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 241: Se a me di ciò cadesse il riprendervi, io so bene ciò che io ve ne direi, avendo riguardo che voi.... intra tante cose abbiate fatto luogo al lusinghevole amore.
Definiz: § CXLV. E per Cedere, Non resistere o contrastare, a chicchessia, Schivarlo, Causarlo, allontanandosi; Dargli luogo, o, come oggi familiarmente dicesi, Fargli posto. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 97: Perchè l'uomo non sia tuo pari, fa' gli talora luogo; imperciocchè spesso veggio essere soperchiato il vincitore dal vinto.
Definiz: § CXLVI. Vale pure Dare, Porgere, agio, modo, occasione, Dare causa, origine, o simile, a checchessia. –
Esempio: Bonc. Lez. II, 1, 208: Onde si può dire che tutti coloro che, di molta saviezza e sagacità stimandosi, fanno luogo allo 'nganno, dalle nostre novelle debbono essere imitati; e allora viepiù, che essi maggiore ingegno avranno, imperocchè ec.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 298: La varietà poi e la differenza dei beni e dei mali, che si trovano negl'individui, dispaiono nella specie, e fanno luogo a una stessa misura.
Definiz: § CXLVII. Far luogo ad uno, detto di checchessia, si usò per Fargli d'uopo, di mestieri, Abbisognargli, Occorrergli. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 57: Ho meco stesso proposto di volere, in quel poco che per me si può,... se non a coloro che me atarono, alli quali per avventura.... non abbisogna, a quegli almeno a' quali fa luogo, alcuno alleggiamento prestare.
Esempio: Fior. Virt. 9: Quanto l'albero è maggiore, cotanto gli fa luogo maggiore sostentamento.
Definiz: § CXLVIII. Pure per Far d'uopo, di mestieri, di bisogno, Occorrere, ed altresì Importare, Giovare, e simili, si usò anche impersonalmente. –
Esempio: Mars. Lett. 27: Voi so avete a fare molto, e non fa luogo vi scusiate a me.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 120: Vi rendo grazie.... che.... meco ragioniate di quella materia (la poesia), della qual nessuna mi può essere o più opportuna o più cara, in quanto e tutti gli altri suggetti mi sono a noia venuti, se non questo; e il mio dolore ancora tale è, che a me fa luogo d'amichevole conforto.
Esempio: E Bemb. Pros. 99: A me sarebbe sopra modo caro che voi, per le parti del vostro idioma discorrendo, le particolari voci di ciascuna, le quali fa luogo a dover sapere, pensaste di ramemorarvi e di raccontarlemi.
Esempio: Borgh. R. Rip. 136: Se vorrete dipignere sopra la tela, vi farà luogo darle una mano di colla o due, e poi andar colorendo, e co' colori riempiere bene le fila della tela.
Esempio: E Borgh. R. Rip. 176: Chi volesse poi metter d'oro a bolo gli fa luogo primieramente sopra il legno, che vuol dorare, dar tre mane di gesso volterrano, con colla di limbellucci fresca e gagliarda.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 117: E altre diversissime (operette), che non fa luogo il contarle.
Esempio: E Salv. Avvert. appr.: Della sincerità della traslazione, nè di questa nè d'altre del buon secolo della favella, non fa luogo di ragionare.
Esempio: E Salv. Avvert. 2, 107: E di questi, se restino qualche fiata senza articolo e vicecaso, non fa luogo di ricercare.
Esempio: E Crusc. 23: Altri rimedj simili saprà trovare il valente storico, che non fa luogo il raccorgli.
Definiz: § CXLIX. Farsi luogo fra chicchessia, vale Introdursi, Entrare, fra chicchessia; e figuratam., Entrare nel grado, nel novero, di chicchessia, Esservi compreso o considerato. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 21 t.: Debbo, secondo l'ordine preso, raccontare prima succintamente chi e donde fossero costoro (i Saracini), e in che tempo cominciassero a dilatarsi ed a farsi luogo tra gli altri grandi.
Definiz: § CL. Lasciar luogo a checchessia, vale Consentirlo, Ammetterlo, Accoglierlo, Permetterlo; ed usasi più, comunemente in proposizione negativa. –
Esempio: Metast. Dramm. 2, 214: Il mio furor non lascia Luogo a consiglio.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 39: La mia disperazione, per essere intera e continua, e fondata in un giudizio fermo e in una certezza, non mi lascia luogo a sogni e immaginazioni liete circa il futuro.
Definiz: § CLI. E per Dare, Porgere, Lasciare, a chicchessia, e figuratam. a checchessia, il modo, la facoltà, l'occasione, l'adito, di fare una data cosa, ovvero di operare secondo la propria natura. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 143: Son ben certo che Lor Signorie clarissime non hanno lasciato luogo alcuno a vera maldicenza.
Esempio: Bonc. Lez. II, 1, 207: Le persone ingegnose, e conseguentemente quelle di mediocre ingegno, per riferirsi al loro consiglio, non lasciano luogo nè alla fortuna nè al caso di poter ingannargli.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 149: Bensì doveamo inclinare a credere che si dannasse per la sua scelleratezza e miscredenza, lasciando suo luogo per altro alla misericordia di Dio.
Definiz: § CLII. Lasciare il luogo a un potentato, o Lasciar luogo, a un potentato, in un trattato di lega, di pace, o simile, espresso o sottinteso, si disse per Riservare ad esso la facoltà, volendo, di aderirvi o entrarvi, alle condizioni stesse degli altri contraenti, o con altri patti da concordarsi, e per lo più, dentro un termine stabilito. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 36: Sendo fatta la pace e la lega, il re Alfonso n'era stato lasciato fuori da' Viniziani. Ora perchè ogni cosa posasse, avendo lasciato i Viniziani il luogo al Re con grandissimo suo carico, dovendo essere nella lega come principale, sendo in lega con loro, papa Nicola mandò a Napoli ec.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 15: Ai Veneziani fu lasciato luogo di entrare in questa confederazione in termine di venti giorni con oneste condizioni, le quali avessero a essere dichiarate dal Papa e da Cesare.
Definiz: § CLIII. Lasciare al suo luogo, o, come anche trovasi, in suo luogo, checchessia, vale figuratam. Non toccarne parlando o scrivendo, Non recarlo in mezzo, Lasciarlo da parte, e simili. –
Esempio: Bocc. Teseid. 10, 13: Ma lasciando i miracoli in lor loco, Io dico ch'EscuIapio non varrebbe, Per sanità di lui, molto nè poco.
Definiz: § CLIV. E riferito in particolare alla verità, vale Non volere con le proprie parole recarle diminuzione od offesa, Volerla lasciare intatta; ed è maniera con la quale intendiamo di non garantire per vero ciò che raccontiamo. –
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 22: E' dicono che voi, con tutto il vostro intitolarvi de' Lucardesi di Lucardo, siete da Montespertoli. Io però lascio la verità al suo luogo, e nelle cose che io non ho chiare chiare non m'infilzo.
Definiz: § CLV. Non trovare luogo, o Non ritrovare, luogo, si disse per Essere, per qualsivoglia cagione, agitato in modo, da non trovare, o non sapere, dove si stare, o dove posarsi; Non aver riposo nè quiete, Essere molto inquieto, Non aver pace: ed anche semplicemente, parlandosi in ispecie di animali, Non potere star fermo, Muoversi del continuo. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 255: Con la piacevolezza sua aveva sì la sua donna presa, che ella non trovava luogo nè dì nè notte.
Esempio: E Bocc. Rim. 118: I'non so ben ridir qual fu 'l piacere Che sì m'ha infiammata, Che io non trovo dì nè notte loco.
Esempio: Leggend. Cint. Prat. 9: E in questo favellare la figliuola di costei.... innamoròe sì forte di costui, che non trovava luogo.
Esempio: Sacc. Nov. 2, 215: Uno di questi granchi, sì come quelli che mai non trovano luogo, cercando de' fori donde possano uscire e ancora rimbucarsi, uscì per la bocca del detto carniere, ed entrò tra l'uno lenzuolo e l'altro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 18: Fu primiero il signor di Montalbano, Ch'ai cavallier di Spagna fece motto, Sì come quel ch'ha nel cuor tanto foco, Che tutto n'arde e non ritrova loco.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 34: E sì di questo (foco) l'anima s'accese Del Saracin, che non trovava loco: Sospira e freme con sì orribil faccia, Che ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 119: Lei ferì Amor; e di poca scintilla L'accese tanto e sì cocente foco, Che n'ardea tutta, e non trovava loco.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 27, 100: Scorre (la Discordia) di qua e di là tutta la piazza, Nè può trovar per allegrezza loco.
Esempio: Bern. Orl. 15, 20: Batteva i denti e non trovava loco; E le ginocchia sì forte serrava, Che non ebbe vergogna Brigliadoro Di cader giù, mugghiando com' un toro.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 126: E 'l giovenetto in volto Tutto scintilla, ed ha negli occhi il foco; Vorria già tra' nemici essere avvolto; Nè cape in sè, nè ritrovar può loco.
Definiz: § CLVI. E per similit. –
Esempio: Bern. Orl. 53, 1: Gli orecchi e' crini squassa (il buon corsiero), e zappa e pesta, E salta in qua e in là, nè trova loco, Traendo calci a chi se gli avvicina.
Definiz: § CLVII. E per Essere molto irrequieto o fastidioso, Non star mai fermo, e simili. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 243: Avvenne, per esser il fanciullo molto vivo ed in tutte l'azioni tanto fiero, che, non trovando mai luogo, era fra gli altri fanciulli, e nella scuola e fuori, un diavolo che sempre travagliava e tribolava sè e gli altri, che si perdè il nome di Niccolò, e s'acquistò..., il nome di Tribolo.
Definiz: § CLVIII. Prendere il luogo, e anche Pigliare, il luogo, e talora Pigliar luogo, vale Scegliere ed occupare, dove che sia, il posto che più piace o conviene, per istarvi, sedervi, risedervi, esercitarvi alcun' arte o mestiere, prevenendo gli altri: Porsi, Assidersi, in quel punto di un sito o adunanza qualsiasi, il quale accomoda o giova di più. Usasi spesso anche figuratam,., e in locuz. figur. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 28: Corre nel mezzo d'un campo della detta valle,... dicendo: Io voglio pigliare il luogo, acciocchè, quando sarà quel tempo, io truovi il segno e non affoghi nella calca.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 79: Tutta la terra aspettava la domenica mattina; la quale venuta che fu,... tutti corsono a pigliare luogo, e gli altri predicatori poterono predicare allo panche.
Esempio: ESacch. Nov. 2, 20: L'amico, che avea par voglia ch'egli andasse a Firenze a pigliar corso, gli disse: E' non si vuol stare a lellare, anzi si vuol pigliare partito, innanzi che gli altri piglino luogo prima di voi; perocchè sapete che la vostra è un'arte, che quando una famiglia si comincia a medicare da un medico, rade volte lo mutano mai.
Esempio: Varch. Ercol. 50: Se fosse uno idioma solo, noi non aremmo a spendere tanti anni e tanti in apprendere le lingue con tanta fatica; ma dall'altro lato noi non potremmo per mezzo delle scritture.... acquistare grido e farci immortali;... conciossiacosachè i luoghi sarebbono presi tutti.
Esempio: Grazz. Comm. 487: Spettatori, benchè abbiate inteso che qua si dia ordine alle nozze, non fate disegno restarci, perchè la stanza è piccola, e son presi i luoghi.
Esempio: Salv. Granch. 1, 4: E' potrebbe esser, Granchio, anche, che tu Trovassi preso il luogo alla predica.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 138: Un molto celebre pittore del nostro tempo.... è solito a dire: Il Passignano e 'l Cigoli.... ardirei di dire ch'e' mi piacesser più che Andrea del Sarto; ma costui (per valermi del proverbio volgare) già ha preso il luogo alla predica.
Esempio: Fag. Comm. 6, 184: Un certo signor Vanesio, a me ignoto, è già venuto a pigliar il luogo per questa sera, ed è già in camera.
Definiz: § CLIX. E detto di frati, valeva Scegliere il posto da edificarvi il convento, e prenderne possesso. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 7: Al principio e cominciamento dell'Ordine, quando erano pochi frati, e non erano ancora presi i luoghi, santo Francesco per sua divozione andò a santo Iacopo di Galizia.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. appr.: Fue da Dio rivelato a santo Francesco ch'egli dovea prendere dimoiti luoghi per lo mondo, imperocchè l'Ordine suo dovea ampliare e crescere in grande moltitudine di frati.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. 11: E disse a frate Bernardo: Se voi volete prendere luogo, nel quale voi poteste acconciamente servire a Dio, io per salute dell'anima mia volentieri vel darei.
Esempio: E Fiorett. S. Franc. 103: Giunti che furono a lui (a san Francesco), sì gli recitarono come e in che modo eglino aveano preso il luogo in sul Monte della Vernia, attissimo alla orazione e a contemplazione.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 10: E vedendo crescere la fervente compagnia, deliberarono di pigliare de' luoghi; e presono il luogo di san Leonardo nella Marca Trebaria, e il luogo delle Celle a Casteldurante, e il luogo di Città di Castello, e il luogo d'Arezzo, e il luogo di Firenze, e il luogo di Pistoia, e il luogo di Lucca, e il luogo di Pisa, e il luogo di Santa Maria alla Sambuca, e il luogo di Bologna; e in ciascheduno mandarono padre e rettore dell'anime.
Definiz: § CLX. Prendere luogo o Pigliar luogo, detto di moti dell'animo, passioni, e simili, si usò per Acquietarsi, Porsi in calma, Cessare. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 212: Riconclusero (gli Ambasciatori) che li fuorusciti ritornassero in tutti i loro beni, e stessinsi per certo tempo alla villa e nei loro castelli, fino a tanto che l'umore del popolo pigliasse luogo, e raffrenasse la collera.
Esempio: Cellin. Vit. 452: Ora veduto d'avere aspettato un gran pezzo, e venendomi a noia, e avendo preso luogo quel poco della stizza,... io mi risolsi a fare le mie vendette in un altro modo.
Definiz: § CLXI. Detto, figuratam., di denari, si usò per Cessare di essere sborsati, pagati, Arrestarsene la contribuzione. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 4, 157: Quando quelli (i soldati alemanni) d'una comunità arrivavano, quelli d'un'altra si partivano per aver finito, e qualcuna dava in cambio denari, i quali per pigliar luogo facilmente, e per questa e per le altre ragioni, le genti non si raccozzavano, e la impresa andò male.
Definiz: § CLXII. Detto di mercanzie, si usò per Trovar esito, Avere spaccio. –
Esempio: Sassett. Lett. 125: Le porcellane non sono da lasciarsi, delle quali credo che ci siano venute quest'anno dugento tinelli, e tutte hanno preso luogo, che adesso non si troverebbe da comperarne che fussero buone.
Definiz: § CLXIII. Prendere luogo in uno o Pigliar luogo in uno, detto figuratam. di alcuna passione od affetto, vale Prendere posto, sede, stanza, Annidarsi, Allignare, nell'animo di uno, Insignorirsene. –
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 108: Essa libidine di signoreggiare, la quale tra tutti quanti li altri vizj dell'umana natura era più forte e maggiore in tutto l'universo popolo romano, da poi che prese luogo in più pochi potenti, oppresse ec.
Esempio: Fag. Rim. 3, 33: La Pace due alme in un cuor leghi, Nè Discordia giammai luogo vi pigli.
Definiz: § CLXIV. Prender luogo in checchessia, pur figuratam., detto di denari, si usò per Essere adoperato, impiegato, in quello. –
Esempio: Vill. M. 551: I danari presono luogo in altri servigi, e il soccorso de' Ciciliani per quella volta furono lettere confortatorie, dando loro speranza ec.
Definiz: § CLXV. Rimanere al suo luogo, o nel suo luogo, detto di notizia o racconto, vale figuratam. Non darlo per certo, Non guarentirne il vero, Non volerne pregiudicare la verità. –
Esempio: Stef. March. Istor. 9, 9: La prima (insegna) che si mosse fu quella dell'Arte de'vaiai; echi dice che il popolo da sè si mosse, e chi dice che venne scritta di palagio, ove erano scritti quelli che dovessero essere arsi; questo rimanga nel suo luogo.
Definiz: § CLXVI. E detto della verità stessa di un racconto, vale Rimanere intera, salva, non diminuita od offesa, per ciò che uno crede o dice. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 58: Mi diletta di dire.... quello che ella (la Maddalena) faceva in questi cotali tempi, secondo il mio pensiero; e la verità rimane pure a suo luogo, e per la grazia di Dio non mi sento gnuna oppinione tenere, nè altro credere che tenga la santa madre Chiesa.
Definiz: § CLXVII. Tenere il luogo di alcuno, vale Farne le veci. –
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 5: Colui che Iddio vi darà per vostro capo ubbiditelo con grande reverenza, perocchè tiene in voi il luogo di Cristo.
Definiz: § CLXVIII. Tener luogo fra persone di una data classe, grado, o qualità, vale Essere considerato, annoverato, fra quelle, Essere nel numero di quelle. –
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 201: Il padre.... lo mise a stare con Piero di Cosimo, che in quel tempo teneva luogo in Firenze tra' migliori pittori.
Definiz: § CLXIX. Toglier luogo a checchessia, vale Impedirlo. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 140: Non tolsero le notturne querele luogo alle diurne; anzi ec.
Definiz: § CLXX. Trovar luogo di far checchessia, o che avvenga checchessia, vale Trovare il modo, il destro, di fare, o che avvenga, checchessia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 60: In questa notte almen troverai loco Che ci potrèn godere insieme un poco.
Definiz: § CLXXI. Trovar luogo fra chicchessia, e figuratam. fra checchessia, vale poeticam. Essere accolto, ammesso, accetto, e simili, presso di quello. –
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 316: E quel che disse allor mi detta Apollo Ch'io 'l debba a voi narrar, gran Re de' Galli, Se può luogo trovar fra tanta altezza La bassa musa mia, che per voi spera Tanto un giorno salir, che ec.
Definiz: § CLXXII. Trovar luogo in alcuno, nel petto, o dentro al petto, di alcuno, e simili, detto figuratam. di affetto o passione, vale Entrarvi, Penetrarvi, Appigliarvisi, o simile. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Come poteo trovar dentro al tuo seno Luogo avarizia, tra cotanto senno, Di quanto per tua cura fosti pieno?